CliPPop, la musica da guardare: Sing-hiozzo, Negramaro

Quando manca il respiro, quando la voce si spegne, quando non escono parole. E’ la sensazione di un astronauta precario che scende in città ed erra per le strade alla ricerca di qualcosa (di qualcuno). Il prologo e, insieme, il cuore della storia che i Negramaro raccontano in “Singh-iozzo“. Un trattino che sta proprio a significare il gap da colmare, la misura da ridurre tra quel che risiede nell’animo e ciò che vorrebbe esplodere e mandato fuori con l’impeto di un sentimento pieno. Il brano pop rock della band salentina è il primo singolo estratto dal loro quinto album di inediti, “Casa 69“, uscito nel novembre 2010. Il videoclip che lo accompagna è essenziale, ma fortemente evocativo…

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Il video ufficiale del brano è stato realizzato in 3D in stereoscopia: la versione in 2D fu trasmessa in anteprima il 6 novembre 2010 nella trasmissione di MTV Hit List Italia. Anche per questo Sangiorgi & Co. meritano un altro CliPPop. L’immagine più netta è: “..e vorrei poterti dire che son stanco da morire…“. Stanco di un amore vissuto solo a metà, stanco di un amore vissuto intensamente. In entrambi i casi il risultato non c’è, perché il protagonista non resiste all’assenza di quel qualcosa (qualcuno) lontano da sé…

..non c’è niente da temere è solo freddo amore e tu lasciati scaldare, mentre il mondo cade come cade cado anch’io senza le parole che vorrei poterti dire…“. Il video è stato girato nel centro di Torino, tra Piazza Castello, Piazza Palazzo di Città, Piazza Carlo Alberto, Via Pietro Micca, la Galleria Romana, portici di Piazza San Carlo ed alcuni interni, tra cui la camera semi-anecoica del centro ricerche Fiat di Orbassano e diretto dal regista cinematografico Paolo Ameli. Il vuoto d’aria dell’astronauta, che fallisce la sua simulazione, è concentrato nel referto medico che non dà l’ok barrando una casella: “Long term space flight capability”.

(foto by kikapress.com)