Ci ha provato con Giorgia, ma non è andata a finire bene. No, non facciamo gossip: si parla di musica e di “The Voice of Italy“. Un talento frizzante, (e molto “italiano”) questa ragazza palermitana, tutt’altro che emergente. Maria Grazia Terranova: lunghissimo il nome, piccola la statura, ma carica ultra-contagiosa. Ha già un nome d’arte – Joline – e una bella gavetta alle spalle (ottima partecipazione ai Raccomandati di Pupo, in duetto con Fausto “tonsille d’acciaio” Leali), va matta per Whitney Houston, Celine Dion, Barbra Streisand e Silvia Mezzanotte. Mi piace molto la sua determinazione, si vede e si sente che è un tipo passionale, una ragazza del sud: il mini-live che ha confezionato per noi mostra le sue qualità, la voce c’è. Eccome. Nella nostra lunga chiacchierata Maria Grazia racconta l’ansia di dover cantare davanti a un pubblico così imponente e di fronte a quattro poltrone che nascondevano i volti (“Ha ragione Pelù, è una bastardata!“). Si schernisce per le decine e decine di apprezzamenti ricevuti sui social, ammette di avere un debole artistico per uno dei coach e svela una stuzzicante ipotesi: tocca incrociare le dita…
Attualità, provini nei pub per X-Factor Uk 2013: tu come sei arrivata qui a The Voice?
In realtà non ho fatto delle vere e proprie audizioni, si è svolto tutto in varie location. Di certo, un percorso parecchio articolato: è stato necessario cantare più di un pezzo per dimostrare che la propria vocalità potesse rispondere a determinati “canoni canori”. Mi sono dovuta cimentare con più cose, anche brani in inglese ovviamente.
Ascolto e guardo su YouTube la tua “Lucciola”, sento tracce di Dolcenera e Matia Bazar: sbaglio…?
I Matia Bazar li seguo da piccolissima, posso dire che tracce di loro sono riversate sul mio stile! Anche Manuela è un talento straordinario, non c’è che dire. Io prendo spunto qua e là, sono sempre alla ricerca di qualcosa che possa migliorarmi… Provo ad essere originale, studiando gli altri, ma facendo di tutto per rimanere me stessa, con pregi e difetti.
Quattro coach, con chi duetteresti?
Difficile fare un nome, ma messa alle strette penso che l’ideale complemento interpretativo per me sarebbe Riccardo Cocciante. Una voce maschile, ideale in un duetto, una garanzia, questione di feeling immediata. Almeno spero! (ride)
Hai detto che potevi cantare meglio: quel palco scotta peggio di Sanremo, possibile?
Emozione grandissima. Non avevo mai visto una platea così vasta: tensione molto forte. Per quanto riguarda me, potevo dare di più, ammetto di essermi lasciata prendere…dalla strizza!
A I Raccomandati come andò, invece…?
Lì uno studio televisivo molto più grande, rispetto a The Voice. Qui, invece, non ti presenti, i coach stanno di spalle, non ti vedono, non sanno chi sei, come ti chiami, da dove vieni… Come ha detto Pelù, è una “bastardata” quella delle poltrone messe al contrario…!
Se a The Voice non avessi cantato “E’ l’amore che conta”, cosa avresti scelto?
Sicuramente “Cavallo bianco” o “Grido d’amore”. Entrambe dei Matia Bazar. Ovviamente fatte a modo mio…
Una marea di commenti per te, sia su Facebook sia sul sito della Rai: c’è qualcuno che ti ha particolarmente colpita?
Mmmm… Più di uno. Ho risposto a tutti, c’ho messo qualche giorno ma ce l’ho fatta! Una ragazza mi ha colpito: “Io non conosco te e tu non conosci me, ma sono convinta che andrai avanti bene, quel che ho sentito mentre ti guardavo in Tv l’avranno sentito tutti gli italiani…“. Allora ho pensato: “A qualcuno sono arrivata!” Mi sono commossa…
Come inizia la tua carriera, quando e perché…?
Piccolissima, autodidatta. Ai matrimoni i parenti dicevano sempre: “Facciamo cantare Maria Grazia!!!“. Ascoltavo moltissima musica, poi sono arrivati i primi concorsi: il mio produttore artistico è Rory Di Bendetto, co-autore di tutta la produzione di brani inediti. Abbiamo avviato un percorso nuovo, un mondo più complesso rispetto al solo dover cantare durante i matrimoni o le feste di piazza. Sono molto ricercata per fortuna, ma il mio lavoro (assistente alla poltrona, ndr.) non mi permette di accettare tutte le proposte. Ho i piedi per terra, organizzo la mia vita con criterio… Se dovessi vivere di sola musica, lo farò solo nel momento in cui ci saranno le condizioni effettive, le possibilità…
Quali sono i gusti dal sapore internazionale?
Whitney Houston, su tutti. Poi Barbra Streisand, Celine Dion…
Nel prossimo futuro un disco, un videoclip o un altro The Voice…?
Ancora The Voice si, non mi arrendo! Tra l’altro non ti nascondo che esiste una piccola possibilità di ripescaggio già quest’anno, perché nel regolamento del format è previsto: speriamo e incrociamo le dita. Stiamo, comunque, lavorando all’album, presto ci saranno novità. Anche un videoclip, l’idea c’è già e stiamo per metterla in pratica…
Chiudiamo: leggo sul tuo Facebook questa frase: “Immagina che il mio cielo sia sopra il tuo cielo…“. Di cosa stiamo parlando?
Hai colto nel segno! E’ il mio primo vero brano inedito, s’intitola “Immagina”. Nato, così, su due piedi, tanto tempo fa. Un pezzo ricco di emozioni, lavoro, passione. E’ stato cambiato diverse volte, testo e arrangiamento sono stati spesso ritoccati. Adesso mi piace tantissimo: penso che sarà una piccola bomba, l’abbiamo realizzato con il cuore…
Ps: Vorrei ringraziare tutto il pubblico che mi ha seguito e che mi rende forte ogni giorno che passa: ci tenevo molto a dire questa cosa. Grazie a loro e grazie a te che mi dai la possibilità di dirlo.
(foto by facebook)
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