Da poco terminata la conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo 2013. Siamo in pieno clima spending review, inutile nasconderlo. Ospiti di qualità, ma non nomi altisonanti. Quest’anno, Fazio l’aveva detto, si punterà tutto sulle canzoni e sugli artisti in gara (Big e Giovani). Appresa la lista dei cantanti, tempo fa, eravamo stati tra i pochi a non lamentarsi: quest’anno sul palco dell’Ariston ci sarà effettivamente “roba buona”, forse perchè – come si dice al mercato – è tutta “roba fresca”. Questione ospiti: avevamo anticipato la presenza di Bocelli e Carla Bruni, sparso la voce per quel che riguarda Raffella Carrà, adesso apprendiamo altri nomi importanti come Caetano Veloso, Daniel Barenboim e – udite udite! – Roberto Baggio. Ci sta molto a cuore la serata del venerdì, “Sanremo Story“. Dove eravamo rimasti…?
LIVE!
Una conferenza dai toni misurati, lontani dalla verve di Bonolis o del miglior Baudo. Fabio Fazio, gran professionista, è apparso molto abbottonato, in linea con la nuova immagine che l’Italia deve dare all’Europa. Bene, qui però si parla di canzonette. Bellissime canzonette, a nostro avviso: ci auguriamo che dal 12 al 16 febbraio a Sanremo si faccia spettacolo per davvero. Siamo fiduciosi, considerata la presenza di Neri Marcorè, Claudio Bisio e Luciana Littizzetto…
Asaf Avidan a Caetano Veloso, da Carla Bruni a Andrea Bocelli, da Daniel Barenboim a Robverto Baggio (!). Noi continuiamo a concentrarci sulla serata del venerdì, “Sanremo Story”. Gli artisti in gara re-interpreteranno brani che hanno fatto la storia del Festival, un modo per avvicinare i giovani alla memoria festivaliera, un modo – anche – per fare un bel regalo al pubblico in poltrona, fatto in gran parte da adulti.
Sanremo Story, 15 febbraio
Diciamolo. Siamo fortemente incuriositi da alcuni pezzi che coloreranno quella particolare serata. Ci aspettiamo una strepitosa e divertita Malika Ayane in “Cosa hai messo nel caffè” (1969) e un intenso Marco Mengoni per la sublime “Ciao amore ciao” (1967): l’ex X-Factor indosserà un vestito adatto per l’occasione, ne siamo certi e, forse, affidare a lui un pezzo così delicato è stata la mossa più azzeccata. Gli Almamegretta ri-creeranno a modo loro il clima (e il tempo) de “Il ragazzo della via Gluck” (1966), Maria Nazionale metterà tutta la sua passionalità partenopea in “Perdere l’amore” (1988). Grande attesa anche per quel talento puro che è Annalisa con “Per Elisa” e Raphael Gualazzi che si cimenterà con un brano tutt’altro che jazz: “Luce” (2001).
(foto by twitter)
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