Evy Arnesano, l’electro-pop e quel luporso che avrebbe meritato Sanremo…

Sono in ostaggio del raro luporso che io stessa ho stanato nel bosco… A questo punto sarebbe meglio ammettere che come io non so rinunciare, lo stesso è impossibile per te…“. Estratto da “L’amore di un luporso“. E poi c’è anche “Su un tappeto di scuse“. Signori, è doppio singolo. Un ossimoro per dare luce a qualcosa di stupefacente. Evy Arnesano torna alla musica con due sorprese dal sapore electro-pop: ascolto le sue nuove canzoni e penso alla discomusic di Nada e Viola Valentino, il tutto arricchito da testi ironici e colmi di fantasia. Brava, nuova, avvincente la cantantessa made in Salento: molti ebbero il piacere di apprezzarla quando un paio d’anni fa aprì una puntata di “Parla con me”. La stessa Serena Dandini rimase impressionata dall’eleganza e dalla simpatia de “La tipa ideale”. Vintàge e moderna. Altro ossimoro. Sarà un suo vizio involontario, oppure un mio vezzo volontario. Iniziamo a conversare, che è meglio…

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Palesi svantaggi dell’auto-produzione, quali invece i vantaggi?

Non conosco a livello personale i vantaggi di una produzione “assistita”, conosco bene però sia le difficoltà dell’autoproduzione, sia le soddisfazioni e cioè il fatto di poter scrivere, pubblicare, produrre, promuovere la propria musica in regime di totale libertà, scegliendo modalità e tempi in ossequio solo alle personali esigenze e gusti.

Secondo me tu a casa hai qualche 33 giri da collezione, sbaglio?

In realtà ho soprattutto vecchi dischi di mia madre e di mio padre. L’avvento del cd mi travolse in tempi non sospetti e successivamente è accaduto anche con gli mp3, più comodi ora che sono sempre in giro. Ma sono ovviamente molto legata e affezionata ai dischi, non dimentichiamo che la scelta di pubblicare doppi singoli in digitale seguiti dalla loro raccolta in un unico supporto è un omaggio agli anni sessanta, ai 45 giri e ai long playing.

Pop elettronico gradevolissimo il tuo: tra Nada e Viola Valentino. Saresti contenta di diventare un pezzo da disco-revival del venerdì, magari tra una 20ina d’anni?

Magari! Significherebbe due cose: che il pezzo ha avuto tanto successo quando è uscito e che è diventato immortale anche per le generazioni posteriori.

Ma il luporso avrà dei difetti come “essere” o proprio no…?

Se anche il luporso avesse dei difetti non avrebbe alcuna rilevanza raccontarli: niente è stato più soddisfacente del mettere in risalto i suoi pregi.

Completo la prima domanda: fai tutto da sola, scrivi, arrangi, riarrangi, canti… Dimmi una o due persone con le quali – se potessi – vorresti collaborare…

Non saprei davvero cosa rispondere al momento. Mi sono talmente assuefatta a questo mio stile da lupo solitario da non saperti fare un nome, a parte naturalmente qualche voce maschile con cui mi piacerebbe duettare, per esempio Colapesce o Dimartino. Di fatto la collaborazione con il fotografo Leonardo Fabbri, seppur (e forse proprio per il fatto di essere) su piani differenti, è il mio primo vero progetto condiviso. Non è usuale che metta in mano di altri i miei lavori anche quando non siano strettamente musicali. In questo caso ho fatto una proficua eccezione visto che l’accoppiata funziona tanto da far nascere nuove idee molto stimolanti.

Fammi sognare: spiegami tu perché, negli ultimi anni, tanti/e salentini/e fanno musica a livelli medio-alti: è un fiorire continuo…!

Forse la differenza non è tanto nel fiorire di talenti solo ora, quanto nella voglia (finalmente) di venire allo scoperto e di farlo adesso.

A corredo: ami la taranta?

A piccole dosi. Non sono una fanatica della musica popolare in generale, anche se quest’anno sono tornata, dopo anni di assenza, alla Notte della Taranta, invogliata dalla presenza del grande Goran Bregovic e dalla possibilità di godermi lo spettacolo in zona riservata: uno dei miei limiti di questi ultimi anni è di non riuscire più a gettarmi nella mischia di un grande concerto.

X-Factor è finito: sei la prima artista alla quale chiedo un bilancio (anche se non lo hai visto, sarei curioso di sapere la tua opinione, a 360°). Chiudo con una critica: un delitto non far valutare a Fabio Fazio il brano del luporso!

Sarebbe stato meglio che fossi stata l’ultima cui chiedere un bilancio, così avrei potuto sbirciare le risposte di qualcun altro! A costo di sembrare snob, ma non lo sono affatto, devo dichiarare e ammettere di non averlo guardato semplicemente perché non ho la tv e poi sono stata davvero molto impegnata nella realizzazione del nuovo video.
Riguardo Sanremo rispondo con una provocazione: chi ti dice che non lo abbia spedito? Ora invece dimmi tu: come faresti a sapere se qualcuno lo ha ricevuto e ascoltato?

M’informo e ti mando un fax…!

(Ph. Leonardo Fabbri – Envyda.it)

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