Per noi non aveva un gran senso fare un commento “a caldo” sulla serata finale di X-Factor. E’ stato curioso, avvincente, divertente seguire la finale con un occhio alla tv e l’altro al pc. Non siamo stati geniali a intitolare quel pezzo “Twitter Live Show“, ma ci divertiva molto fare qualcosa di diverso. Adesso siamo qui, con un altro titolo privo di ogni motivazione: come i tabloid inglesi, giochiamo con le parole, con una vitoria mancata e con una vincente già scritta e segnata… Perde il rap, trionfa il pop-rock. Diamo qualche voto, senza prenderci troppo sul serio, eh!
Cosa ci è piaciuto…
Garbata e di ottima fattura la conduzione affidata ad Alessandro Cattelan. A suo agio con gli ospiti, leader e gregario insieme, capace di dialogare in italiano con giudici e concorrenti e in inglese con gli ospiti che si sono alternati nel corso delle varie serate. VOTO: 9. Uno dei voti più alti va anche agli altri tre maschietti, assoluti protagonisti di questa edizione. Morgan, Elio e Ics. Diamo 10 per una serie di motivi: il look, la voglia di rischiare, la capacità di mettersi in discussione, la competenza mostrata con pochissima arroganza. Il rapper ballerino non aveva convinto quasi nessuno alla prima puntata. Poi, come i veri campioni, è cresciuto sino a diventare il vincitore morale. Un voto in meno (9) a Chiara Galiazzo: stupefacente sin dalle prime battute, sin dal primo provino, meno per look e inedito. In italiano emoziona un po’ meno, nell’interpretazione di “Due respiri” da’ l’idea di chi non ancora vissuto una vera passione. Plauso finale anche a tutta la macchina Sky: televisivamente è il programma dell’anno, chapeau. (Voto 9)
Cosa non ci è piaciuto
Lontani i tempi di “Sincerità” e “Ma l’amore no”. Il brutto anatroccolo divetnato Principessa affascinante non ha retto i ritmi forsennati della contesa catodica. Arisa è stata ripetutamente beccata sui Social Network, è arrivata gradualmente a logorare il rapporto con Simona Ventura (VOTO 6) ed è salita troppo velocemente in vetta a tutte le classifiche: cinema, musica, tv, cartoni animati e libri. Una pausa non le farebbe male, anche perchè ha grandissime potenzialità, canore soprattutto (VOTO 5,5). I concorrenti, nel complesso, guadagnano una larga sufficienza, ma presi uno per uno denotano difetti, caratteriali e squisitamente artistici (vocali, interpretativi, presenza sul palco, dialettica, etc.). Chiaramente andrebbe fatto un distinguo: impossibile buttare la croce addosso a Cixi, Nice e Yendry (diverse, ma validissime), ma a noi Davide, Daniele, Alessandro – ad esempio – non hanno consegnato nulla di nuovo rispetto alla musica ascoltata fino al giorno prima.
Evviva! (Pippo Baudo dixit).
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