Delizioso. Delizioso il modo in cui interpreta “Man in the mirror“. Deliziosa la sua grinta in “The way you make me feel“. Delizioso il modo in cui Amelie (al secolo Paola Memeo) interpreta le sue di canzoni e non solo quelle di Michael Jackson “Re del pop”. Lunghissima gavetta per questa ragazza che ha tante storie da raccontare: tra canzoni d’autore e pittoreschi videoclip, passando per un “quasi-Sanremo”, pubblica ora un pezzo nelle corde di Elisa, “Col naso all’insù”. Intensa e raffinata, Amelie s’ispira a cavalli di razza come Noa e Phil Collins, senza disdegnare il genio Battisti. Trionfatrice al Premio Lunezia, ci racconta passato, presente e futuro…
Rai Uno, Rosita Celentano e quel grande omaggio al Jacko…
Ho saputo dell’esistenza di Michael Jackson a 8 anni. Rimasi letteralmente folgorata. Da allora colleziono tutto e di tutto: cassette, soprattutto. Una voce unica, che ho potuto apprezzare anche dal vivo e per ben due volte, al Brianteo di Monza (credo fosse il ’92) e a San Siro, qualche anno dopo. Avevo il cuore in gola. Mi vengono ancora i brividi, se ci penso…
Perchè ti sei presentata al pubblico in lingua francese con “Je suis Amelie”?
Il francese è, ancor più dell’inglese, una lingua che mi affascina, molto musicale. Anche il film “Il favoloso mondo di Amelie” ha avuto il suo peso in questa scelta, se devo essere onesta! 🙂 Il mio vero nome (paola memeo, ndr.) me lo tengo per la vita privata. Non mi va di pensare ai tempi della scuola quando, nelle ore di chimica, decidevano di interrogare “una a caso”. Quella a casa ero sempre io…
Elisa: qualcosa di simile c’è, è la mia opinione. E all’estero chi segui?
Amo Elisa alla follia, questo paragone mi lusinga. Ti ringrazio di cuore. Io preferisco cantare in italiano, ma ascolto sempre con piacere alcune robe internazionali, come Eva Cassidy (grandissima interprete), Noa, Phil Collins e i Genesis. Adoro anche tutto Lucio Battisti. Penso a “Io vorrei, non vorrei”, “Vento nel vento”, “Don Giovanni”. Unico.
Nel 2010 sei stata a un passo da Sanremo: ci credi ancora o preferiresti un Talent Show?
La prima. All’Ariston porterei soprattutto la mia musica, prima ancora che me stessa, intesa come personaggio televisivo. Sarebbe davvero un sogno avere a che fare con quell’orchestra stratosferica!
Premio Lunezia, parliamone…
Esperienza fantastica, che mi ha fatto crescere moltissimo. Un riconoscimento che premia la valenza letteraria e compositiva, per cui arrivare in alto è stato un onore pazzesco. Questo, oltre all’opportunità di dividere il palco con artisti di spessore: Niccolò Fabi, Arisa, I Nomadi, I Subsonica… Che emozione, 15mila persone in totale quest’anno…
Sei camaleontica: “Je suis Amelie” e “Col naso all’insù” sono due mondi opposti. Alle strette quale mondo sceglieresti?
Il mio pubblico ama di più la mia parte romantica: io sono matta, ironica, sentimentale, nostalgica… Dipende tutto da come mi alzo al mattino: l’istinto è sempre quello di comporre cose tristi e in tonalità LA-. Non chiedermi il perchè… Vado spesso verso il ripiegamento, forse perchè adoro la letteratura
Nel brano “Viene sera” hai una voce molto calda: hai studiato canto…?
Da quando avevo 15 anni. Ma 2 o 3 anni fa ho incontrato Marco Trifone: ora mio personale vocal coach, nonchè chitarrista. Un “percorso di voce” davvero utilissimo, a 360°…
Curiosità: ti senti vicina alla protagonista del video-carton-clip di “Come si fa”?
Tenerissima quando vede il cuore sprofondare: è buffa, dolce, amelitica. Anche lei, in qualche modo, vive sulle nuvole, col naso all’insù. Sono molto legata a questo video, grazie a Emilio Pastorino – il regista – abbiamo anche vinto un premio molto importante.
Un attimo, aspetta… Cosa significa che la ragazza del video è “amelitica”?
Gli “amelitici” sono i miei follower reali! 🙂 un gruppo spontaneo di fan che mi seguono da tutta Italia. Abbiamo fatto anche un raduno (c’erano 150 persone) al Blues House di Milano: gente venuta da Roma, Torino, Firenze. Un paio d’ore in cui abbiamo scherzato molto e ho eseguito i pezzi del disco in anteprima assoluta.
Secondo me tu, Col naso all’insù guardi spesso Michael Jackson…
Probabile, bellissima questa cosa. Grazie.
(Ph. Angela Toscano)