Giletti racconta Battisti (oh mamma…)

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Nel 1970 Renzo Arbore poneva al centro dello studio l’artista di turno. Claudio Villa, Caterina Caselli, Lucio Battisti. Ad esempio. Il pubblico veniva piacevolmente intrattenuto: la grandezza di Speciale per voi era la possibilità di discutere e “attaccare” in libertà. Diverso da tutte le trasmissioni di oggi dove, invece, è tutto molto più edulcorato e gli stessi cantanti vengono eccessivamente incensati, osannati, coccolati. Infatti non durò tantissimo… Questa sera Massimo Giletti, dopo lo show dedicato a Lucio Dalla, ci prova con Lucio Battisti. Arbore-Battisti-Giletti, questo triangolo ha un senso…

Tra il palco e l’arena

Giletti fa rimpiangere Paolo Limiti, che almeno sapeva di cosa stava parlando, senza bisogno del gobbo” (Aldo Grasso). Questo il sottile giudizio del celebre critico televisivo: non va preso come oro colato, per carità. Parlare di musica è difficilissimo, scriverla è un’impresa e scriverne è un continuo racconto colmo di partenze e povero di mete. Lucio Dalla è stato “commemorato” l’altra settimana, una tavola rotonda senza capo nè coda, ma con un rigidissimo totem da onorare. Facile, ma inutile. Inutile in questa maniera. Sarebbe stato meglio un documentario, una roba poco patinata, senza protagonisti improvvisati e cover al limite della forzatura. Adesso Giletti ci prova con Battisti: questo filmato ci aiuta a capire il nostro triangolo di partenza…

Politici che si confrontano con un pubblico infervorato e desideroso di ottenere risposte. Plauso al bravo Massimo che ce la mette tutta a fare da trait d’union. Questa sequenza fa pensare ad una televisione diversa, a quando anche un musicista poteva essere ripreso, criticato, attaccato e maltrattato dalla gente presente in studio. Polemiche, frasi dirette e accuse imbarazzanti: forse solo il Dopofestival di Pippo Baudo aveva tentato di avvicinarsi a questo genere di contraddittori. “Speciale per voi” andava in onda nel 1970 sulla seconda rete Rai. Giletti darà spazio a ospiti come Ornella Vanoni, Mario Biondi, Alex Britti, Mara Maionchi. Voto alto per tutti, sulla fiducia. Ma noi siamo per una terza via. Un film-documento, qualcosa di diverso dai salotti della nuova Rai.

(foto by facebook.it)

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