Avviso ai naviganti: questo sarà un pezzo dolce-amaro. “Morirò d’amore, morirò per te… Il tuo sorriso, l’allegria quanto mi mancano… Le parole sussurrate, zitte, poi gridate, le parole tue per me…“. Era Giuni Russo, nel 2003. A Sanremo cantava Morirò d’amore: pelle d’oca, sfidiamo chiunque a dire il contrario. Sublime interprete trans-generazionale, ci fa ballare ogni estate con le sue hit di maggior successo (Un’estate al mare ed Alghero), ma è molto, molto di più..
Para Siempre
Le famose lacche, quelle che in gergo rappresentano le incisioni mai pubblicate dagli artisti e che trovano dimora negli studi di registrazione. Un cimitero d note che, col tempo, diventa sempre più prezioso. Lucio Battisti, ad esempio, ha a detta di suo padre Alfiero tanti inediti dispersi qua e là. Così per Giuni Russo: sono state rinvenute tracce e canzoni mai pubblicate. Anticipato dal singolo inedito “Para Siempre“, dove Giuni canta con tonalità molto basse rispetto ai suoi standard, esce domani il cd+dvd con grandi successi: dai Beatles a Liza Minnelli, sino a “The Voice” Frank Sinatra. Nel disco ci sono interpretazioni intense come “My Way” e “Cry”, poi Giuni omaggia il quartetto di Liverpool con un’accattivante cover di “Yesterday” e si cimenta nella trascinante “New York New York”.
In compagnia di uno straniero…
Il cofanetto contiene un dvd con la registrazione della serata di intitolazione della Galleria “Giuni Russo” al Teatro Zancanaro di Sacile, il 27 maggio 2012, con la partecipazione di Franco Battiato. Nel disco, oltre agli artisti sopra citati, saranno presenti brani di Barbra Streisand, Umberto Bindi e Sergio Endrigo. Il singolo “Para Siempre” è di notevole intensità, fortunatamente trasmesso dalle radio. “Vivere con me non è mai stato semplice Mille avventure niente non è rimasto niente Vivere con me non è mai stato facile Sono un’eterna errante e non mi lego a niente…“. Ora, se pensiamo al passato, citiamo “Ciao, amore, ciao” di quel genio di Tenco: avete ascoltato la versione di Giuni? Beh, ne vale la pena.
Glorificare chi ha dato tanto alla musica italiana va bene, ma lo si può fare anche senza prendersi troppo sul serio, proprio come ha fatto l’interprete di questo video. Giuni, ne siamo certi, avrebbe apprezzato…
(foto by YouTube)