Una volta Rosario Fiorello disse: “Per me gli 883, con le dovute proporzioni, hanno rappresentato per gli anni ’90 quello che Battisti e Mogol hanno rappresentato per gli anni’ 70“. Perchè no?! A riascoltarle oggi, alcune canzoni del dinamico duo di Pavia fanno pensare alla grande capacità di disegnare e fotografare usi e costumi di un periodo storico, facendo molta attenzioni ai particolari, ai vizi della società, ai gusti dei giovani, al linguaggio stesso dei giovani. La nostra rubrica “CliPPop” parte oggi con gli 883: “Sei un mito” è un esordio tutt’altro che banale..
Appoggiati al tavolino di un bar…
“Sei un mito” è il titolo di un singolo della band 883 uscito nel 1993 contenuto nell’album Nord sud ovest est. (Wikipedia). Fin qui ci siamo. A noi non interessa parlare più o meno bene di una canzone, non in questa rubrica. Quello di Pezzali & Repetto era senza dubbio un pop gradevolissimo, semplice, diretto. Perfettamente a tema con gli anni ’90, senza impegno, ma col cuore di due ragazzi che vivevano quel tempo. Il video è un’istantanea perfetta dei primi amori, di quelli non dichiarati, per timidezza o per presunta inadeguatezza. Un amore di quartiere, difficile da dichiarare alla più bella del quartiere. Quella che , quando passa davanti al bar, riceve complimenti più o meno sottovoce. Quella che fa sognare (…) e che non fa dormire. “Sono anni che sognavo ‘sta storia lo sai … ancora adesso non capisco perchè hai accettato il mio invito ad uscire con me…“. Max in primissimo piano canta, incredulo. Racconta questa storia in bianco e nero, Mauro fa splendidamente da corredo, agitandosi confusamente, un ballo di chi vuol fare festa per il “miracolo” avvenuto. “..solo con la voglia di stare bene tra noi, anche se soltanto per una sera appena“.
…perché vivi e non racconti in giro favole
Ognuno di noi ha avuto almeno una donna con la quale ha passato una sera o due, una situazione che mai avrebbe immaginato. Proprio perchè quella tipa era un “mito”. Soprattutto, fisicamente. Gli 883 sono perfetti nel puntare all’immedesimazione: con quell’aria scanzonata del giorno dopo, a raccontarsi com’è andata, come è stata, cosa ha fatto quella, etc… Più che un videoclip, è un micro-documentario: a differenza dei video degli ultimissimi anni, infatti, quelle fotografie in movimento ritraevano l’intera canzone, la descrivevano. Oggi ti devi impegnare un po’ per capire il senso delle immagini e il senso della canzone d’accompagnamento. “Sei un mito” è effettivamente il ritratto di una generazione: il bianco e nero del video è evidente anche dall’atteggiamento – opposto – di Max e Mauro, uno impassibile e inespressivo (volutamente in questa occasione) e l’altro agitato e su di giri. “Ordiniamo un altro cocktail poi si va via..”
(foto by kikapress.com)
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