1994-2012: Daniele Silvestri torna al Premio Tenco, a febbraio sarà Festival…?

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Una volta erano Nino Manfredi e Claudio Villa. Poi, il Folkstudio e nomi come Rino Gaetano, Antonello Venditti e Francesco De Gregori. Negli ultimi anni, invece, Max Gazzè, Niccolò Fabi e Daniele Silvestri. La scuola romana dei cantautori, un pezzo di storia musicale di ieri e di oggi: proprio l’autore di “Salirò”, “Kunta Kinte” e “La paranza” sarà ospite d’onore del Premio Tenco, nella serata conclusiva di sabato. Lui che nel 1994…

A volte ritornano…

E poi adesso è pure una questione di principio, perché porco Giuda mi comincio a rompere di questo attendere per i tuoi scrupoli non puoi pretendere la santità…“. No, non è il Tango della gelosia, ma Il flamenco della doccia, brano col quale Daniele Silvestri trionfò nel 18 anni fa al Premio Tenco. A volte ritornano. Sarà proprio lui il padrino della serata conclusiva dell’edizione 2012, che si terrà a Sanremo questo sabato sera. Il musicista romano parteciperà alla manifestazione dedicata ai nuovi progetti della canzone d’autore, regalando un’inedita e curiosa performance: sul palco del Teatro del Casinò troveranno spazio al suo fianco i Selton, gruppo folk di Porto Alegre (Brasile). E, così, un nuovo incontro in musica, di quelle che fanno impazzire il musicista capitolino: i quattro giovani carioca gli daranno sostegno nel rivisitare in chiave rock-folk alcuni brani della sua quasi sterminata produzione. Qualità e quantità, si badi. Nel 1994 Daniele si aggiudicò la Targa Tenco per il miglior album d’esordio.

E i romani invasero Sanremo!

La serata di venerdì vedrà protagonista, tra gli altri, Francesco De Gregori. Cosa abbastanza curiosa: lui e Silvestri, due rappresentanti di due diversi periodi della scuola romana dei cantautori. C’era anche lui al Folkstudio, quando Venditti prestò la chitarra a un tale Rino Gaetano, per permettergli di suonare qualcosa (“I love you Maryanna”, questa cantò, #sapevatelo).
Daniele Silvestri ha un merito, quello di non essersi mai adagiato sui successi di natura commerciale (che vanno sempre benissimo, guai se mancassero) come “La paranza” e “Salirò” e di avere invece puntato dritto sulla strada della canzone autoriale. Un modo di fare musica che non stanca mai. Chiedere conferma ad altri giovani di belle speranze: Pier Cortese, Roberto Angelini, Max Gazzè e – udite udite – Niccolò Fabi. Noi di Velvet Music tifiamo perché Daniele torni a Sanremo, tra qualche mese. Voce di popolo…

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