Rino Gaetano: “La donna mia” canzone più breve della storia

Femminile, profumata, elegante, dolce, bella e generosa.. Estroversa, un po’ truccata, ottimista, intelligente e misteriosa… La donna mia“. Avremmo potuto farci uno spillo, è vero. Sapete dello Spillo, vero? I nostri post-it di letteratura musicale moderna… Quella di Rino Gaetano, “La donna mia”, è già canzone: pochissimi versi (uno, in sostanza) e il pezzo è fatto. No, non è un estratto, è un brano! non ci credete..?

Genio compreso a metà

Calabrese di origini, romano di adozione, cugino di Sergio Cammariere. E tutto questo è conosciuto ai più. Rino Gaetano era un cantautore sensibile, buon musicista, ottimo produttore di sè stesso, timbrica trascinante. Un evergreen, apprezzato, commentato e condiviso dai followers odierni. A volte anche “usato” in maniera impropria: “I Love You Marianna” è un brano che ha fatto sempre pensare alla marijuana, ma in realtà qui Rino, pur giocando sul doppio senso (chi non l’avrebbe fatto?), si riferisce all’affetto che lo lega alla nonna Marianna, con la quale giocava da bambino. #sapevatelo.

L’album dal quale abbiamo tratto il poemetto di partenza è “E io ci sto”. Diverso e uguale a Battisti, per il fatto che molti dei suoi dischi sembravano essere delle greatest hits: in questo, ad esempio, “Scusa Mary” (Scusa, Ameri, altra citazione), “E io ci sto”, “Ti ti ti ti”, “Ping pong”. L’ultimo album, 1980…

Tra Mogol e Battisti…

Chi scrive è nato nel 1981, chi scrive attraversa ogni settimana l’incrocio Via Nomentana-V.le XXI Aprile. E chi scrive ascolta sempre con piacere un pezzo di Rino Gaetano. Il 31 maggio del 1981 Rino fa la sua ultima apparizione in TV cantando proprio “E io ci sto”. In quei giorni incide alcune canzoni insieme ad Anna Oxa come “Il leone e la gallina” di Mogol e Lucio Battisti. A Lucio Battisti è legata la sua storia degli ultimi anni: Resta vile maschio dove vai è una canzone scritta con Mogol (1979). Noi di Velvet Music due verità ve le diamo.
Rino Gaetano ha reso un grande servizio a Riccardo Cocciante, “aggiustando” A mano a mano (Q-Concert, 1981). Soprattutto ha avuto la capacità di prevedere il futuro. Leggete qui: “Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno che cosa voglio dire…“. Porca miseria se c’aveva preso.

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