Festival di Sanremo 2013: Fabio Fazio (si) presenta!

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Notizia vecchia, quindi non buona. Lo sanno già tutti, da un pezzo: Fabio Fazio condurrà la prossima edizione del Festival della canzone Italiana. A Sanremo, con lui, Luciana Littizzetto. L’unica certezza, perché su cantanti in gara, ospiti e sorprese più o meno annunciate c’è veramente molto poco. Baglioni e Bocelli, Nesli ed Annalisa, Gino Paoli, ma solo con Danilo Rea: cerchiamo di fare il quadro della situazione…

Un Festival dal sapore antico? Io non credo…

Quella del 2013 sarà la 63° edizione del Festival di Sanremo (dal 12 al 16 febbraio). Al capezzale di faziofabio sono pronti ad arrivare due amici, Claudio Baglioni – già annunciato in conferenza stampa in occasione della presentazione del nuovo regolamento della gara canora – e Andrea Bocelli. Pare ci sarà Marco Mengoni, che su quel palco oltre tutto è già anche salito. Niente da fare per Alessandra Amoroso ed Emma Marrone. La prima, che a Sanremo sarebbe andata volentieri come concorrente dopo esserci stata come ospite, era data tra le papabili ma pare abbia ricevuto un cortese no “a priori”. Un Fazio-Festival che si presenta come polveroso e impolverato? Non la penso così, nemmeno per sogno. Fabio sembra essersi imborghesito, imbolsito, “civilizzato”, dopo la lunga esperienza a Rai3 e La7. Impossibile. L’ipotetico Fab-Show della neonata La7 (2001) sarebbe stata una bomba, lo so, me ne hanno parlato in tanti negli ultimi anni. Anima mia, L’Ultimo Valzer e alcuni duetti di Che tempo che fa (Albanese, Paolo Rossi, Arbore e la stessa Littizzetto) fanno capire quanto l’anchorman savonese non sia affatto arrugginito. Io non prevedo, sono assolutamente convinto che avremo grandissime sorprese, musicali e televisive.

L’anti-talent

Tra i concorrenti invece dovrebbero esserci anche Gino Paoli e il rapper Nesli (ora avvezzo al pop, oltre che fratello di Fabri Fibra). Parole sante quelle di Paoli: “Mi torna in mente una frase di Lester Young, dopo un concerto: ‘Fare il jazz è come pisciare’. Qualsiasi forma d’arte deve nascere da un bisogno profondo, insomma…“. Ogni big selezionato entro il 17 dicembre porterà due brani: quello che presentano per primo sarà messo a giudizio ma, una volta eventualmente eliminato, potrebbero comunque continuare la gara grazie all’altro pezzo che porteranno sul palco dell’Ariston, sempre inedito. Una possibilità in più per convincere e riuscire ad arrivare alla finale e sopravvivere così all’eventuale eliminazione iniziale. Un ritorno al passato, come nelle prime edizioni. Non una roba vecchia, non la solita solfa. Il futuro ha un cuore antico. Mica l’ho detto io.

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