Velvet Mag ha contattato Carlo Gavaudan, organizzatore insieme a Massimo Bonelli del concerto del Primo Maggio a Roma (promosso da CGIL, CISL e UIL). Nel cast Edoardo Bennato, Planet Funk, Brunori Sas, Bombino, Ara Malikian, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Samuel, Le Luci della Centrale Elettrica, Ex-Otago, Public Service Broadcasting, Levante, Motta, Fabrizio Moro, La Rua, Marina Rei + Benvegnu, Lo Stato Sociale, Teresa De Sio, Mimmo Cavallaro, Aprés La Classe, Sfera Ebbasta, Maldestro, Artù, Braschi e Geometra Mangoni.
Prosegue per il terzo anno consecutivo la collaborazione tra iCompany e Ruvido Produzioni per l’organizzazione del concerto del Primo Maggio: ci sono differenze rispetto agli anni passati?
Tra me e Massimo Bonelli c’è sempre più sintonia, abbiamo imparato a conoscerci e lavoriamo meglio, i gruppi musicali hanno fiducia nell’organizzazione e nella manifestazione, in passato abbiamo visto nascere qualche critica qualche servizio televisivo d’inchiesta aveva messo in cattiva luce alcune esperienze, oggi stiamo lavorando molto bene. Ogni anno ci sono molte novità e la freschezza della musica rende la festa sempre originale e divertente.
Com’è avvenuta la scelta del cast?
Come sempre è frutto di tanti elementi, in primis le disponibilità delle produzioni sul mercato, la disponibilità a partecipare ad una manifestazione di questo tipo, una grande festa che si schiera dalla parte dei lavoratori, il mondo del lavoro non vive momenti d’oro, non tutti sono sempre pronti ad impegnarsi a portare la loro presenza in funzione di una battaglia per i diritti del lavoro, altri dimostrano viceversa grandi sensibilità e di questo gliene siamo grati. I fattori sono molteplici. In questi anni abbiamo cercato di realizzare una festa dedicata ai giovani e non, al pubblico della piazza e a quello radiofonico, televisivo e del web che da moltissimi anni segue la manifestazione e garantisce il suo successo. Conciliare target differenti e media differenti non è sempre facile. Una novità importantissima quest’anno l’abbiamo voluta imprimere con il contest, abbiamo affiancato a quello italiano un’edizione internazionale, europea con tante nazioni coinvolte e tantissimi gruppi inediti, giovanissimi e promettenti, vogliamo offrire un’opportunità a tutti, un palco in giro per l’Europa e quindi in Piazza S. Giovanni a Roma con tutte le emittenti televisive radiofoniche e web pronte a dare risonanza alle novità espressive dei più giovani. Questo ci rende molto orgogliosi, insieme con le Organizzazioni Sindacali è stato compiuto uno sforzo importante che mi auguro verrà mantenuto nel futuro.
Com’è avvenuta invece quella dei conduttori?
Camila Raznovich è abile conduttrice di tanti programmi televisivi e di tante manifestazioni musicali, viene da MTV prima del suo approdo in Rai nel 2007, sempre con la Ruvido Produzioni su Amore Criminale. Andai personalmente quell’anno a chiedere la sua mano ad Antonio Campo Dall’Orto allora direttore di MTV/La7 per poterla traghettare in Rai d’accordo con Paolo Ruffini di RaiTre, la coinvolgemmo sulla conduzione del Primo Maggio ’15 con Andrea Vianello Direttore e quest’anno con Daria Bignardi l’abbiamo fortemente rivoluta. Novità particolare quella dell’affiancamento di Clementino, ci aspettiamo che la sua energia aggiunga originalità e forza alla manifestazione.
Quale sarà il filo conduttore di quest’anno, il tema principale del Concertone?
Il tema rimane comunque quello del lavoro, oggi non potrebbe essere diversamente, le radici e il futuro, la tradizione e l’innovazione. Tratteremo il lavoro anche per i suoi aspetti positivi per le eccellenze di cui andare orgogliosi.
Siete soddisfatti degli artisti ascoltati grazie a 1MNext e anche 1M Europe?
Come detto, moltissimo, sono il futuro della musica, dobbiamo abituarci sempre ad ascoltare cosa arriva dalla nuove generazioni, solo così riusciremo a stare al passo con i tempi. Tra contest e novità musicali abbiamo portato negli anni scorsi gruppi e cantanti che si sono fortemente distinti sulla scena musicale italiana e non solo, pensiamo al Geometra Mangoni, ai la Rua, ai Kutso, ma anche a Maldestro, TheGiornalisti e altri. Il palco del Primo Maggio ha una sua valenza nel mettere in luce le nuove tendenze continuando ad ospitare i grandi autori e cantanti già affermati. Si mescolano notorietà e generi.
Come si porrà l’organizzazione in merito al rischio attentati che ogni anno diventa sempre maggiore?
Come lo scorso anno, grande controllo, stretta collaborazione tra noi e le forze dell’ordine, attenzione alla sicurezza al primo posto.
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