Sanremo 2017, le critiche di Beppe Vessicchio: “Il Festival non fa vendere dischi”

Una nuova polemica in corso per la sessantasettesima edizione del Festival di Sanremo? Dopo le parole di Renato Zero in merito alla canzone scritta per Sal Da Vinci ed esclusa dalla categoria Big, arrivano le critiche di Beppe Vessicchio in merito all’impatto della kermesse sulla discografia italiana. Ecco cosa ha detto…

Non sembrano placarsi le polemiche in vista della sessantasettesima edizione del Festival di Sanremo. Stavolta è Beppe Vessicchio a dire la sua sulla kermesse (a cui non prenderà parte per la prima volta, con tanto di rivolta da parte del popolo social) in un’intervista a Il Giornale Off: “È un programma televisivo: è gestito dalla tv, si parla degli ascolti e di quanto è seguito e basta. Trattandolo così è logico che diventi sensibile a ciò che la televisione ha già reso prezioso. Ma è innegabile che musicalmente, negli ultimi dieci anni, Sanremo non ha lasciato nessun segnale forte nel mondo della discografia“.

Affermazioni che faranno molto discutere, soprattutto gli artisti in gara: Al Bano, Elodie, Paola Turci, Samuel, Fiorella Mannoia, Nesli e Alice Paba, Fabrizio Moro, Michele Bravi, Giusy Ferreri, Gigi D’Alessio, Raige e Giulia Luzi, Ron, Ermal Meta, Michele Zarrillo, Lodovica Comello, Sergio Sylvestre, Clementino, Alessio Bernabei, Chiara, Francesco Gabbani, Bianca Atzei e Marco Masini per i Big, Valeria Farinacci, Braschi, Leonardo Lamacchia, Tommaso Pini, Maldestro, Marianne Mirage, Lele e Francesco Guasti per la categoria Nuove Proposte.

Nel cast c’è un’assenza importante, quella di Renato Zero che ha scritto un brano per Sal Da Vinci, ma che è stato escluso dalla manifestazione. Per questo motivo l’artista ce l’ha con il conduttore e direttore artistico Carlo Conti: “Sono in…cacchiatissimo, diciamo così – ha detto a Il Mattino – Non per me, non per la canzone, e nemmeno per Sal, con cui ho composto gran parte del suo nuovo disco, Non si fanno prigionieri. Avevo scritto, in questo momento, un inno d’amore per Napoli città aperta, Nanà appunto: possibile che non meritasse di essere tra i 22 brani scelti? Tutti migliori del mio? Tutte voci migliori di quella di Sal?“.

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