Il Volo: “Ecco perché abbiamo rifiutato di cantare per Trump”

Il celebre trio de Il Volo – Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone – non canterà alla cerimonia di insediamento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Il gruppo ha spiegato così la decisione: “Abbiamo rifiutato il suo invito perché non siamo mai stati d’accordo con le sue idee”.

Il gran rifiuto de Il Volo a Donald Trump arriva direttamente dalle colonne del ‘Corriere della Sera’. Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone hanno spiegato al quotidiano la decisione di declinare l’invito del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America a cantare alla sua cerimonia di insediamento in programma il prossimo 20 gennaio.

Questi i motivi dietro la decisione de Il Volo: “Abbiamo rifiutato il suo invito perché non siamo mai stati d’accordo con le sue idee: non possiamo appoggiare un uomo che ha basato la sua ascesa politica sul populismo oltre che su atteggiamenti xenofobi e razzisti. Come artisti abbiamo una grande eco. Non potevamo cantare per una persona con cui non condividiamo quasi niente. La democrazia, però, è importante. Non va criminalizzato chi si esibirà quel giorno, così come non va fatto con chi la pensa diversamente da noi. Ci rendiamo conto di essere un esempio per molti, soprattutto giovani, ed è per questo che raccontiamo la nostra idea. Chi ci ama ci seguirà ugualmente. Nei nostri concerti poi non parliamo di politica”.

Poi, i tre rivelano un retroscena su Andrea Bocelli mai confermato ufficialmente dal diretto interessato: “Non siamo stati i soli a dirgli no, sappiamo anche che il nostro amico Andrea Bocelli ha rifiutato. Noi sappiamo che è andata così. Con lui non ne abbiamo parlato perché quando ci vediamo preferiamo discutere di altro, tipo di musica”. Infine, l’annuncio sul prossimo Festival di Sanremo: “Ehhh, il Festival certo che lo seguiremo, non possiamo non farlo!”.

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