Il messaggio pubblicato da Tony Maiello su Facebook in merito all’Eurovision Song Contest ha scatenato un vero e proprio putiferio in Rete. Anzi. Una polemica bella e buona. Ecco cos’è successo dopo la diffusione del suo post sui social network…
“Mi hanno proposto di rappresentare la Repubblica di San Marino all’Eurovision, basta avere 500.000 euro per la ‘promozione’. Io comunque nel dubbio gli ho chiesto se li vogliono in carta o in moneta”, questo il messaggio pubblicato da Tony Maiello nella sua pagina ufficiale di Facebook e che subito ha scatenato una polemica vera e propria sul web. Pare che il cantante sia stato contattato sul social network sopracitato da una persona che lavora nella tv pubblica di San Marino per chiedergli di rappresentare il Paese all’Eurovision Song Contest 2017 a patto, però, di avere 500mila euro per la “promozione” (LEGGI ANCHE: TONY MAIELLO, L’ANNUNCIO SHOCK “MI HANNO CHIESTO 500MILA EURO PER PARTECIPARE ALL’EUROVISION).
Apriti cielo. Il portale eurofestivalnews.com ha chiesto a chi si occupa della selezione del rappresentante alla manifestazione un chiarimento sulla vicenda: “Non abbiamo mai visto né sentito Tony Maiello…“. Secondo il sito si tratta di pubblicità gratuita per Maiello. “Ma alla fine il vero cancro sapete qual’è? È il totale disinteresse nei confronti dell’illegalità, in generale – ha commentato ancora una volta Tony su Facebook – Viviamo ormai in un paese dove la gente ha quasi imparato ad essere sodomizzata dal sistema, quindi nemmeno mi meraviglio più se sono circondato tante volte da un branco di pecore che tremano alla voce del padrone”.
L’ex concorrente di X Factor, vincitore del Festival di Sanremo 2010 nella categoria Nuove Proposte ed attualmente anche autore per numerosi artisti ha tenuto a precisare che non ha mai parlato di quota d’iscrizione, ma ha messo in rilievo un altro problema: “Il problema è che il ‘posto’ se lo vendono tranquillamente senza che nessuno sappia nulla, il problema è la me*da che c’è dietro a tutto quello che viene prima della competizione”. Come andrà a finire?
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