Il Comune di Roma dice sì all’appello di Venditti: “Una targa per Dalla”

Il Comune di Roma ha deciso di accogliere l’appello lanciato da Antonello Venditti davanti alle telecamere di “Edicola Fiore” su una targa commemorativa in ricordo di Lucio Dalla da apporre sulle mura della casa in cui abitava il cantante bolognese a Roma, in vicolo del Buco. L’assessore alla Cultura Luca Bergamo ha dichiarato: “Lavoreremo, con i dovuti passaggi amministrativi, perché possa essere realizzata”.

Antonello Venditti ce l’ha fatta. Il cantautore romano, ospite lunedì nella trasmissione di Sky Uno “Edicola Fiore” condotta da Fiorello e Stefano Meloccaro, ha lanciato l’appello per “una targa commemorativa in ricordo di Lucio Dalla sulla casa in cui abitava, a Roma, in vicolo del Buco”. La proposta è stata accolta dal Comune di Roma. L’assessore alla Cultura Luca Bergamo ha dichiarato a tal proposito: “Accolgo volentieri l’appello di Antonello Venditti. Il suo desiderio credo sia condiviso dai tanti che hanno sognato e vissuto emozioni profonde grazie alle canzoni di Lucio Dalla. Lavoreremo, con i dovuti passaggi amministrativi, perché possa essere realizzato”.

Proprio nella casa di vicolo del Buco, Lucio Dalla ha composto La sera dei miracoli. Venditti aveva ricordato a “Edicola Fiore”: “Grazie Roma e Notte prima degli Esami sono nate in una casa che mi trovò lui a Roma, dopo un periodo difficile di esilio milanese, a seguito della mia separazione”. In attesa della risposta del Comune di Roma aveva promesso: “Se il Comune non fa niente, farò io una targa. Lui amava quei vicoli”.

Su Facebook, Antonello Venditti ha commentato la decisione del Comune di Roma: “Ringrazio l’assessore alla cultura Luca Bergamo di aver risposto positivamente alla mia idea di ricordare Lucio Dalla con una targa da apporre sulla casa di Trastevere che tanti capolavori ha visto nascere tra il 1979 ed il 1986….sarà un ottima occasione di incontro se lo vorrà per parlare dei problemi prioritari di questa grande città che tutti amiamo….Antonello”.

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Photo Credits: Facebook

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