Velvet Mag ha incontrato Briga alla Discoteca Laziale di Roma in occasione dell’Instore Tour per la presentazione dell’album Talento. In questa occasione il cantante ci ha parlato del disco, del suo passato, delle collaborazioni e del suo futuro nel mondo della musica italiana…
Il 7 ottobre 2016 esce Talento, il nuovo album di Briga in versione fisica e in digitale standard o deluxe. Il disco arriva a due anni di distanza dal precedente lavoro discografico certificato platino dal titolo Neveragain. Con questo nuovo progetto il cantante dà spazio a tutto il suo estro, dando vita a canzoni dal sapore cantautorale con suoni che passano dall’hip hop al pop. Tanti i duetti presenti: Lorenzo Fragola (Rimani qui), Gemitaiz (Non chiederlo a me), Gianluca Grignani (Nudo), Alessio Bernabei (Abbi cura di me), Mostro & Clementino (Fuoco amico), Sercho (Eo-eo) e Gemello (A due cieli da me).
Quali differenze ci sono rispetto al lavoro precedente?
La differenza più importante è sicuramente tracciata dalla crescita artistica del sottoscritto, ovviamente aiutato dall’esperienza e dalla maturità dei collaboratori musicali dei quali ho potuto godere per la realizzazione di questo mio nuovo album. Sicuramente c’è un fattore dettato dalla mia voglia di mettermi in gioco, dalla mia voglia di sfidarmi. Si può evincere dalla varietà delle produzioni musicali e della stesura dei brani. Ci sono canzoni come Mily e Bambi che sono costituiti da poche frasi, ma il fatto di riempire tutta la strumentale con molte parole è un’attitudine molto rap che sto cercando piano piano di mandare via per fare spazio al dono della sintesi di cui sono portatori principali i più grandi cantautori italiani degli Settanta ed Ottanta.
Non solo rap in questo album. E allora quali sono le tue influenze musicali maggiori?
Sicuramente sono riconducibili al rock grunge dei Nirvana, al rock leggermente elettronico dei Radiohead, Thom Yorke in particolare è uno dei più grandi musicisti di fama mondiale. E ancora il rock dei Placebo, il brit pop di Robbie Williams, oppure Oasis, The Verve. Ho sempre ascoltato moltissimo questo genere di band o di artisti e man mano che vado avanti nella mia passione, nella mia carriera musicale – anche se non amo chiamarla carriera – farò di tutto affinché io possa avvicinarmi sempre di più a quel tipo di musica.
Nel disco ci sono molti duetti, ma comunque in generale hai avuto modo di collaborare con molti artisti in questi anni. Tra i tanti citiamo per esempio Antonello Venditti. Ma qual è il cantante con cui vorresti duettare?
Non mi sarei mai immaginato che nel giro di pochissimo tempo avrei avuto il privilegio di collaborare con tanti artisti della musica italiana come Tiziano Ferro, Antonello Venditti, Emma Marrone, ultimamente Boosta dei Subsonica per il suo disco che è uscito o uscirà… Sono molto impegnato con la promozione e non ho più la cognizione del tempo! Mi piacerebbe collaborare con Samuel dei Subsonica o con Cesare Cremonini che sono sicuramente tra gli artisti che stimo di più.
C’è qualcosa del tuo passato che rinneghi?
No! Le cadute e gli sbagli fanno parte di un bagaglio di esperienza personale che solo io posso essere in grado di gestire.
Dopo l’instore tour cosa ci dobbiamo aspettare?
Sicuramente mi riposo dieci giorni (ride, ndr). Come dice Marracash “mi riposerò solo quando sono morto”…
Quindi speriamo il più tardi possibile…
Ti ringrazio! Credo che mi concentrerò sulle prove del tour sebbene non sarà un tour con tantissime date. Sicuramente voglio migliorare questo aspetto.
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