Bufera su X-Factor Italia, a pochi giorni dalla finale della nona edizione del talent: secondo la notizia che nelle ultime ore sta rimbalzando da un capo all’altro della Rete, l’Unione Nazionale Consumatori avrebbe presentato un esposto all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni volto a porre l’attenzione sulla scarsa trasparenza del meccanismo del televoto del talent di Sky, che nella puntata finale dovrà correre ai ripari e modificare le modalità di comunicazione dei risultati del televoto, rendendo note le percentuali di preferenze che ogni concorrente ha ottenuto.
Secondo quanto riportato anche da lapresse.it, infatti, il fatto che il programma non renda pubbliche le percentuali, come segnalato anche dall’associazione di consumatori, violerebbe l’art.8 del Regolamento dell’Agcom (‘Regolamento in materia di trasparenza e efficacia del servizio di televoto’, sub allegato A della Delibera Agcom n. 38/11/Cons) secondo cui “al termine delle operazioni di televoto, o anche al termine delle singole sessioni di voto, nel corso del programma è data lettura dei risultati finali della votazione, per lo meno in termini percentuali, per ciascun partecipante alla competizione”.
Non solo, come fatto notare anche su lapresse.it, sempre secondo l’art. 8, avrebbero dovuti essere pubblicati i risultati (“corredati da ogni eventuale dettaglio relativo al conteggio effettuato e comprensivi dei voti invalidi separatamente evidenziati”) sul sito ufficiale di X-Factor, entro 24 ore dalla chiusura del televoto, ma anche questo non è stato fatto.
A norma dell’art. 4, invece, sempre per tutelare i telespettatori, un rappresentante delle associazioni di consumatori avrebbe dovuto prendere parte alle operazioni di televoto, un aspetto che non è contemplato nel Regolamento Sky per il talent show. Infine, come disposto dall’art. 7, il pubblico va informato del fatto che “paga soltanto i voti validi”, e anche questa informazione sarebbe stata omessa nella scritta in sovraimpressione.
Lapresse.it riporta inoltre le dichiarazioni di Massimiliano Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori: “Al di là degli aspetti legali, è di tutta evidenza che va preservato il diritto dei telespettatori, dopo aver partecipato alla votazione, pagando pure dei soldi, di conoscere l’esito del televoto. Non è accettabile che si tengano segreti i risultati, magari per ragioni editoriali e di spettacolo. E’ ovvio che chi ha votato vuol sapere se il proprio beniamino ha perso per poco o ha vinto alla grande. Ad un fan non basta sapere chi ha vinto, ma interessa anche come ha vinto, per quanti voti, con quale scarto“.
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