X Factor 9, semifinale: eliminati i Moseek, avanti Enrica. La tecnica vince sull’originalità?

Puntata davvero intensa quella di X Factor Italia andata in onda ieri sera. Parliamo, ovviamente, della semifinale del talent, in cui i ragazzi hanno cantato i propri inediti nella prima manche del programma, presentando le cover a loro assegnate dai coach nella seconda parte della serata. Puntata all’insegna dei grandi ospiti, con Lorenzo Fragola chiamato ad “aprire le danze”, Linus che ha fatto per un momento da quinto giudice e Marco Mengoni, salito su quel palco che lo ha reso famoso a poche ore dall’uscita del suo ultimo album, Le cose che non ho. Ma è stata anche una puntata caratterizzata dalle polemiche e dalle critiche avanzate da una parte dei telespettatori.

Ad alzare il “polverone” è stata l’eliminazione dei Moseek: la band di Fedez ha presentato il singolo Elliott, scritto dalla stessa Elisa Pucci, voce e chitarra del gruppo, entusiasmando giudici e gran parte del pubblico, ma è finita comunque in ballottaggio insieme a Enrica dopo aver cantato la loro versione di Lean On di Major Lazer.

Enrica, dal canto suo, ha presentato il brano scritto per lei da Skin, I Found You, un bel pezzo che, comunque, non sembra aver convinto i fan del programma: è stata lei, infatti, la concorrente meno votata della prima manche, dunque non è passata alla fase delle cover e ha atteso pazientemente di scoprire con chi avrebbe dovuto scontrarsi in ballottaggio. E alla fine sono stati loro, i Moseek, i meno convincenti del momento dedicato alle cover, rispetto ai colleghi Davide, Giò Sada e Urban Strangers.

Il televoto ha decretato che fosse il trio a dover fare i conti con la cantante della squadra di Skin, che nella sfida finale ha presentato come “cavallo di battaglia” la cover di Something’s got a hold on me nella versione di Christina Aguilera. E’ proprio durante il ballottaggio che è successo il “fattaccio”: i Moseek, infatti, sono stati fortemente penalizzati dalle numerose imprecisioni di Elisa, che ha cantato sulle note di di Somebody to love dei Jefferson Airplane. Si è parlato di non meglio specificati “problemi tecnici”, ma non è la prima volta che la ragazza prende una stecca di troppo.

I giudici, chiamati a scegliere chi sarebbe dovuto restare e chi andar via, hanno mandato “in tilt” il sistema (due voti a favore di Enrica, quelli di Elio e Skin, e due voti a favore dei Moseek, quelli di Fedez e Mika). Dunque la palla è passata ai telespettatori, che chiamati ad esprimere il proprio parere attraverso il televoto si sono divisi tra chi avrebbe comunque voluto premiare l’originalità dei Moseek, prendendo in considerazione il loro intero percorso all’interno del talent, e chi non accettava il fatto che fosse eliminata Enrica, dopo una performance tecnicamente corretta. Ma forse un po’ “vuota”, come hanno fatto notare in molti.

E alla fine la precisione di Enrica ha avuto la meglio, con grande disappunto di molti sostenitori dei Moseek. Elisa non ha mai dimostrato di essere tecnicamente perfetta, è vero, ma ha carisma, talento, presenza scenica e un timbro particolare che fa la differenza. Senza contare il fatto che Fabio Brignone e Davide Malvi, gli altri due componenti del trio, formano con lei, in generale, un gruppo che sembra funzionare bene a livello discografico. Enrica avrà anche eseguito correttamente il suo inedito e la cover scelta per il ballottaggio, ma davvero la ragazza può farcela, di fronte al grande pubblico?

Sarebbe pronta ad entrare nell’Olimpo delle pop star nostrane? Ha l’X Factor? Sta di fatto che ora è lei a volare verso la finale, insieme agli Urban Strangers, Giò Sada e Davide Sciortino. Per quanto riguarda gli Urban Strangers, il loro inedito Runaway è stato tra i migliori presentati durante la serata e sono riusciti ad impadronirsi di un brano come Pompeii dei Bastille, ovvero un pezzo talmente passato in radio che, come ha ricordato Fedez “ha scassato le orecchie anche alle casalinghe di Roccacannuccia…”. Ma l’effetto déjà-vu è stato abilmente schivato dal duo.

Inediti molto adatti alla rotazione radiofonica, invece, quelli di Giò Sada (Il Rimpianto di Te, scritto insieme a Pacifico e ad Alberto Tafuri) e Davide (My Soul Trigger, scritto insieme a Luca Chiaravalli e Chanty). Davide ha convinto più con il suo inedito, basato fondamentalmente su un elegante soul, che con la cover di Can’t Feel My Face di The Weeknd, che ha interpretato partendo in maniera non proprio brillante. Giò Sada, invece, ha segnato un punto a suo favore anche cantando Best Day Of My Life degli American Author, nonostante il cantante fosse malato, come ha fatto presente Elio, e non abbia potuto contare neanche sull’ausilio degli auricolari. Un miracolo, insomma. Bravo Giovanni. Ora non rimane che scoprire chi avrà la meglio tra i “fantastici quattro” rimasti ancora in gara.

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