Si terrà sabato 12 dicembre la ventitreesima edizione del tradizionale Concerto di Natale, ospitato dall’Auditorium Conciliazione di Roma: un appuntamento da non perdere, visto che sul palco saliranno alcuni dei protagonisti della musica nostrana e internazionale più amati del momento. Da Anastacia a Riccardo Cocciante, Gigi D’Alessio, Alessandra Amoroso, Annalisa, Moreno, The Kolors, Dear Jack, Bianca Atzei, Nek, Briga, Paolo Vallesi, Giovanni Caccamo.
Ancora: influenze argentine con Lola Ponce, spagnole con Hevia e africane con Angélique Kidjo e Tasha Rodrigues. A rendere il tutto più suggestivo, visto che ci troveremo ormai sotto le feste natalizie, saliranno sul palco anche il coro All Star South Carolina Gospel Singers, Art Voice Academy e il Coro di Voci Bianche dell’Accademia di Santa Cecilia diretto dal Maestro Ciro Visco, mentre i suddetti grandi artisti italiani ed internazionali saranno accompagnati dall’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana diretta dal Maestro Renato Serio.
Il concerto, prodotto da Prime Time Promotions, sarà trasmesso in diretta da Rtl 102.5 e da Canale 5, mentre i biglietti sono disponibili sul sito Ticketone con prezzi che vanno dai 75 euro per un posto nella terza galleria numerata ai 250 euro per la I Poltrona Numerata. Disponibili anche biglietti da 85 e 95 euro per seconda e prima galleria numerata. Ricordiamo che l’evento, così come avvenuto nelle sue ultime edizioni, ha anche uno scopo benefico, quello di lanciare un importante appello alla solidarietà promosso dalla “Fondazione Don Bosco Nel Mondo”.
Quest’anno, in particolare, l’attenzione sarà concentrata su un progetto sviluppato dai missionari salesiani dell’Angola denominato Rua Dom Bosco e finalizzato a recuperare bambini e adolescenti che vivono nelle strade di Luanda e che saranno così accolti dai missionari in abitazioni ad hoc, per essere poi curati e seguiti fino al reinserimento in società. In un momento storico così particolare, “musica” e “solidarietà” diventano parole importanti. Lo sono ancora di più sotto Natale, ma la festività, si sa, offre più che altro l’occasione giusta per aprire il cuore (e le orecchie) come dovremmo fare anche tutto il resto dell’anno.
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