Dopo il drammatico attentato terroristico al Bataclan di Parigi, avvenuto lo scorso 13 novembre durante il concerto degli Eagles Of Death Metal, i controlli si sono rafforzati per i concerti previsti non solo all’estero, nelle grandi capitali europee, ma anche in Italia. L’attenzione si è inevitabilmente concentrata su eventi di grande portata come i concerti di Madonna, che si terranno il 19, 21 e 22 novembre al PalaAlpitour di Torino.
Ad accrescere ancora di più i livelli di allerta, secondo quanto riportato oggi, 18 novembre, da diverse testate come La Stampa e dal TgCom 24, sarebbero stati molti biglietti acquistati all’estero: circa 1.200, infatti, i ticket acquistati da Tonga, Arabia Saudita e Afghanistan, a quanto sembra. Un dato che ha spinto ad incrementare le misure di sicurezza.
Circa 33.000 gli spettatori attesi per le tre giornate di concerti. Per loro, come suggerito anche da La Stampa, meglio prepararsi ad affrontare controlli simili a quelli previsti per imbarcarsi su un volo intercontinentale: evitare bagagli pesanti e presentarsi con largo anticipo davanti ai cancelli. I ritardatari potrebbero davvero rischiare di rimanere fuori dal concerto. A quanto sembra la Prefettura avrebbe consigliato di raggiungere il PalaAlpitour entro le 17.30.
Secondo le prime informazioni in merito, in queste ore si starebbero analizzando i nominativi dei possessori dei biglietti per evitare possibili infiltrati e sembra, inoltre, che poliziotti e carabinieri in borghese saranno presenti in mezzo ai fan. Non solo, sempre La Stampa parla di cani antiesplosivo e pattuglie a cavallo che controlleranno la zona adiacente alla location.
Tra tanti artisti che hanno deciso di cancellare i propri tour e concerti, tra cui Foo Fighters e U2, Madonna ha voluto confermare le tappe. “Vogliono farci tacere, vogliono farci stare in silenzio, ma noi non glielo lasceremo mai fare – ha dichiarato la cantante, visibilmente commossa, durante il suo concerto a Stoccolma, lo scorso 14 novembre, come riportato dall’Ansa – stavo per cancellare lo show, ma poi mi sono detta: perché gli devo permettere di fermare me e noi dal goderci la libertà?”.
Il suo “popolo” sembra abbia risposto con il suo stesso coraggio e con la stessa voglia di cantare insieme per riprendere in mano la vita e sentirsi di nuovo uniti sotto il comune denominatore della musica, che in questo caso è stata colpita al cuore. Nonostante questo, comunque, per l’artista, per i fan e per le forze dell’ordine non saranno giornate e serate semplici. Soprattutto l’appuntamento di domani, giovedì 19, per via dell’esordio dei nuovi sistemi di controllo (a quanto sembra saranno simili a quelli già utilizzati per l’ostensione della Sindone) e per le ultime prove della pop star, che avverranno poco prima dell’inizio del concerto.
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