Anche il mondo della musica è stato coinvolto nella notte di terrore che ha colpito Parigi davanti agli occhi impotenti del resto del mondo ieri sera, 13 novembre: secondo gli ultimi aggiornamenti più di 80 persone le persone uccise durante il concerto degli Eagles of Death Metal, che si stava tenendo al Bataclan. La storica sala concerti è diventata infatti una delle location scelte per gli attentati terroristici che hanno messo in ginocchio la capitale francese. Tuttavia il numero delle vittime non è ancora stato reso ufficiale.
Esplosioni intorno allo Stade de France, sparatorie per le strade della città e, ancora, quegli spettatori presi in ostaggio alla fine del concerto del gruppo rock statunitense. Il Bataclan è un teatro che può contenere fino a 1.500 persone e che ieri aveva registrato il tutto esaurito. Parte del pubblico è rimasto bloccato all’intero del teatro, in mano ai terroristi, e i sopravvissuti hanno descritto scenari da incubo, con persone uccise a sangue freddo una dopo l’altra. Alcuni ostaggi sono riusciti ad aggiornare in tempo reale sulla drammatica situazione attraverso i propri profili social e alcuni di loro sono riusciti a mettersi in salvo grazie all’intervento delle forze dell’ordine. Molti altri, invece, non sono stati così fortunati
Gli stessi Eagles of Death Metal e la band che ha aperto il concerto, i Red Lemons, hanno subito rassicurato tutti appena possibile, sempre attraverso i propri canali social, sul fatto di essere riusciti a scappare dal teatro. A quanto sembra Josh Homme dei Queens of the Stone Age, co-fondatore degli Eagles insieme a Jesse Hughes, non sarebbe in tour con la band in questo periodo.
“Il concerto era cominciato da poco. Abbiamo sentito degli scoppi, come dei fuochi d’artificio. All’inizio non ho pensato a niente di grave, è un gruppo metal che suona a volume alto – ha raccontato Jerome, una delle persone che si trovava dentro al teatro durante l’attentato, come riportato da Repubblica – poi ho visto i terroristi sparare in mezzo alla folla. Le luci in sala si sono accese, la band è scappata dal palco. I terroristi hanno continuato a sparare. Uccidevano una persona per volta. Mi sono messo in un angolo”.
“Sangue ovunque, corpi a terra – ha spiegato ancora – tutti scappavano, urlando, ma per molti non c’era scampo. Eravamo in trappola“. “Siamo rimasti fermi così per molto tempo, a me è sembrata un’infinità. Mi dicevo: ‘Ora toccherà a me, sono morto‘. Pensavo che gli spari sarebbero arrivati a me”. Poi quella mano messa sopra la sua testa da parte di un agente delle forze speciali, che gli ha fatto capire che era finalmente salvo.
Secondo le informazioni finora disponibili, alcuni tra i terroristi si sarebbero fatti esplodere, mentre altri sarebbero stati arrestati. Tuttavia anche in questo caso si attendono aggiornamenti ufficiali. Il mondo della musica e i grandi artisti stanno esprimendo in queste ore la solidarietà al popolo francese. “Con stupore e costernazione stiamo seguendo lo sviluppo di ciò che è accaduto a Parigi – ha detto Bono degli U2 sul sito web della band – siamo devastati dalla perdita di tutte quelle vite durante il concerto degli Eagles of Death Metal, i nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alla band e ai loro fan. Speriamo e preghiamo che tutti i i giovani a Parigi siano al sicuro”. La band irlandese han cancellato il concerto in programma per oggi proprio nella capitale francese, pur decidendo di non annullare del tutto il live in questione ma di posticiparlo in vista di tempi migliori.