Com’era facile immaginare, una folla di ragazzine in delirio si è radunata sotto gli studi di X-Factor a Milano per vedere anche solo per pochi secondi il proprio idolo: Justin Bieber, ospite di puntata. Tanti i genitori che hanno accompagnato i figli, con una discreta dose di pazienza: “Siamo in fila da tre ore“, ha commentato una mamma a Sky Tg24. “Non so neanche chi sia”, ha invece ammesso ironicamente un papà. L’importante, però, è che i figli siano felici.
Lo saranno stati sicuramente i giovani che sono riusciti ad accedere direttamente agli studi per assistere alla registrazione del programma avvenuta lo scorso 27 ottobre. Grazie ad alcuni di loro sono anche già trapelati in Rete filmati della performance di Justin, che vedremo ufficialmente in tv giovedì 29 ottobre. Dopo i Duran Duran, infatti, Justin è uno dei grandi ospiti confermati per la fase dei live del talent, insieme a Franco Battiato, Marco Mengoni e molti altri (leggi tutto su Velvet Music).
Dalle prime informazioni trapelate on line, il cantante canadese, uscito vincitore dagli ultimi Mtv Ema, ha proposito sul palco What do you mean?, il singolo che anticipa il suo nuovo album Purpose, in uscita il prossimo 13 novembre. I giovani in studio sembrano essere impazziti per la sua performance, mentre la pop star non avrebbe convinto affatto Luca Tommassini, ballerino, coreografo e direttore artistico che si occupa del programma.
Lui è abituato ad avere a che fare con i Big della musica interazionale, avendo lavorato con artisti del calibro di Madonna, Michael Jackson e Whitney Houston, dunque ha abbastanza esperienza per valutare una stella come Bieber, che non ha attirato le sue simpatie durante le prove, a quanto sembra. Questo ciò che emerge leggendo il suo stato di Facebook oggi, 28 ottobre: “Già quando un artista entra in uno studio e non saluta nessuno per me non è più da considerare tale. Perché un artista è prima un essere umano. Se poi questo artista non da un esempio ai ragazzi che sognano di cavalcare lo stesso palco (e in pochissimi ce la faranno) allora non merita nemmeno il nostro rispetto“.