Malìa, un termine che in sé racchiude i concetti di magia, incantesimo, fascino, seduzione, una parola scelta non casualmente per il titolo del nuovo album di Massimo Ranieri, disponibile da domani, 9 ottobre, e dal 23 ottobre anche in vinile. Il suo ultimo lavoro, che più precisamente si intitolerà Malìa – Napoli 1950-1960, racchiude 12 grandi classici della musica partenopea resi ancora più suggestivi dall’interpretazione dell’artista, che ha lavorato per questo progetto insieme a Mauro Pagani, produttore dell’album.
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Il disco è frutto di un lungo viaggio dei due tra i misteri e le sonorità della canzone napoletana e per l’occasione hanno voluto coinvolgere cinque grandi nomi del jazz: Enrico Rava (tromba e flicorno), Stefano Di Battista (sax alto e sax soprano), Rita Marcotulli (pianoforte), Stefano Bagnoli (batteria) e Riccardo Fioravanti (contrabbasso). La Napoli che sembra emergere dai brani contenuti nel disco è quella che tra la fine degli Anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta ha sedotto tutto il mondo grazie alla magia delle sue atmosfere e di quelle melodie senza tempo.
Un modo per staccare la spina dai ritmi frenetici dei nostri giorni e lasciarsi dondolare tra quelle note che rimandano la mente a night e piano bar, a notti di luna romantica, a quella Napoli che splendeva come una stella del cinema. ‘O Sarracino, Anema E Core, Tu Vo’ Fa L’Americano, Te Voglio Bene Tanto Tanto: il jazz arricchisce le canzoni in questione per regalare loro una seconda giovinezza, evitando al tempo stesso il rischio di cadere nella semplice nostalgia. Malìa: quale modo per migliore per racchiudere il significato dell’intero disco? Di seguito la tracklist.
- Accarezzame
- Nun E’ Peccato
- Tu Vo’ Fa L’Americano
- Doce Doce
- ‘Na Voce ‘Na Chitarra E ‘O PPoco ‘E Luna
- Ue Ue Che Femmena
- Malatia
- Luna Caprese
- ‘O Sarracino
- Anema E Core
- Te Voglio Bene Tanto Tanto
- Resta Cu’Mme
Foto: Comunicato Stampa