Può una gaffe, una battuta detta con lo spirito goliardico che li contraddistingue, mettere in cattiva luce un gruppo amato come i Negrita? A quanto pare sì, visto che una frase un po’ “infelice” pronunciata dal cantante Pau durante un concerto a Gubbio, è stata al centro di polemiche nate ben 6 giorni dopo l’accaduto. Il live, infatti, si è tenuto lo scorso 7 agosto, ma solo dal 13 agosto sono spuntati on line i primi articoli che hanno denunciato il fatto. Tanto che lo stesso frontman del gruppo ha voluto giustificarsi sulla pagina Facebook della band.
Cosa è accaduto? Durante lo show in questione, Pau ha detto dal palco: “Chi non canta è ternano” (come mostrato dal video che trovate in fondo all’articolo), facendo ironicamente leva su una presunta rivalità campanilistica tra i due comuni. Una frase che ha fatto applaudire i residenti locali, ma che ha fatto meno piacere agli abitanti di Terni presenti al live che, dopo aver affrontato tanta strada per vedere la band dal vivo, si sono sfogati sui social con commenti di disapprovazione (per usare un eufemismo). In un periodo storico in cui si parla di Europa e globalizzazione può sembrare un po’ anacronistica, come questione, eppure è così.
“La frase incriminata – ha spiegato Pau – ha fatto parte di uno spirito ironico che da sempre è compreso nel nostro modo di fare e di essere, che di solito punta a far sorridere le persone e che sempre genera una buona vibra tra noi e chi ci ascolta. Mai con cattiveria. Mai con l’intenzione di ferire”. Il cantante ha poi proseguito: “Era una bischerata fine a se stessa. Fuori luogo, ma innocentemente“.
Tanti i commenti degli utenti che, a questo punto, hanno apprezzato le parole di Pau, tra cui anche qualche ternano, che ha accolto con piacere la classe dimostrata dall’artista e lo ha tranquillizzato sul fatto che molti suoi concittadini hanno colto lo spirito con cui è stata pronunciata la battuta, senza conservare rancore. Sembra, quindi, che pace sia stata fatta. Ricorda ancora Pau: “Chi ci conosce sa come siamo e cosa pensiamo veramente“.