Mattia Briga è stato sicuramente uno dei talenti più controversi della quattordicesima edizione di Amici di Maria De Filippi: dopo la fine del programma ha avuto molte soddisfazioni, visto l’album Never again è stato certificato Disco di Platino in 4 settimane, nonché si trova nella top 3 della classifica Fimi da quasi due mesi nei dischi più venduti e tra i dieci album più acquistati in Italia da gennaio a giugno 2015; senza contare che il videoclip ufficiale di Esistendo (guardalo su Velvet Music) ha superato le 101mila visualizzazioni in meno di ventiquattro ore (oltre 600mila in totale). Il suo tour partirà ad ottobre e precisamente sarà alla Casa della Musica di Napoli (il 9), al Palaghiaccio di Bari (il 10), all’Obihall di Firenze (il 16), al Vox di Nonantola (il 17), alla Supersonic Arena di San Biagio di Callata (il 24), al Fabrique di Milano (il 6 novembre), all’Atlantico di Roma (il 7) ed infine al Teatro Concordia di Venaria Reale a Torino (il 14). L’abbiamo contattato telefonicamente poco prima dell’inizio del suo incontro a Bari con i fan…
Come sta andando questo instore tour?
Sicuramente ho delle sensazioni più che positive. Si tratta del frutto di un lavoro, di un progetto a hanno partecipato tante persone per anni. Ad ogni incontro ci sono più o meno duemila persone ed è stupendo. I fan mi trasmettono tutto il loro affetto ed il senso di appartenenza. La mattina mi alzo felice di sapere che c’è una valanga di gente che mi aspetta. Cerco il contatto diretto con tutti. Non si tratta di un semplice firma-copie perché durante gli incontri canto alcune canzoni. Potrei anche non farlo. Inoltre regalo gadget e parlo dell’etichetta.
Dopo Amici infatti hai deciso di rimanere con la Honiro, invece di firmare un contratto con una major.
Beh, io sono un caso un po’ particolare per Amici. Sono l’unico in assoluto ad essere entrato nella scuola con un proprio inedito e il pubblico già lo cantava nella prima puntata. Non credo si potrà verificare in futuro una situazione simile. Insomma, esistevo già prima di Amici. Ho sempre avuto un legame forte con l’etichetta perché tutti abbiamo vissuto un rapporto parallelo di crescita. Siamo migliorati insieme, dagli artisti, all’ufficio stampa, al videomaker. Siamo una squadra. Non avrei mai immaginato di lavorare con un team diverso. Il pubblico ha apprezzato questa mia scelta. Ovviamente ci sono maggiori difficoltà per quanto riguarda la produzione, ma è un ostacolo facile da superare. Basti pensare che l’album ha già vinto il doppio disco di platino. Spacchiamo il mondo! Dalla Honiro poi in passato sono usciti artisti come Rocco Hunt e Coez che ora sta con la Carosello.
Quanto sei cambiato dopo Amici a livello personale e professionale?
Dal punto di vista caratteriale praticamente zero, perché avevo già fatto molte esperienze in passato. Per esempio a sedici anni sono andato a vivere in Danimarca da solo. Da quello lavorativo invece mi ha reso sicuramente migliore. E’ stata un’opportunità più unica che rara. Ho avuto la possibilità di lavorare ogni giorno al fianco di professioni che hanno valorizzato il mio operato. Ho fatto tesoro di ogni consiglio.
In passato però non amavi molto i talent show.
Non ho scelto prima questa strada perché non era nel mio piano di lavoro. Sono andato avanti con il mio progetto e poi ho cambiato idea. E’ normale, visto che sono eclettico e ho una grande elasticità mentale. Quindi non ho avuto affatto problemi a tornare indietro sui miei passi. Sicuramente Amici mi è stato utile perché ero autodidatta e invece in questo modo ho preso anche delle lezioni tecniche.
Hai dichiarato di aver “rosicato” per il secondo posto ad Amici. Ora sei ancora arrabbiato?
All’inizio è ovvio restarci male, ma ho la mia vita, i miei affetti ed è questo ciò che conta davvero. Appena finito Amici sono andato a mangiare la pizza e a bere birra, visto che nel periodo di “reclusione” sono stato privato di molte cose. Poi ho visto il riscontro del pubblico che ha superato le mie aspettative più rosee. Quei pochi minuti di delusione ormai fanno solo parte del passato.
Sei rimasto in contatto con qualcuno degli altri concorrenti?
Sono entrato ad Amici con uno scopo professionale e non per fare amicizia. Anche perché ho una vita molto attiva, con una relazione stabile e tanti amici. Poi è normale che durante il percorso ho avuto modo di stringere qualche legame. Nei giorni scorsi ho avuto incontrato Valentina (Tesio, ndr) e poi ho sentito per caso Stash (Fiordispino dei The Kolors, ndr). Per il resto ognuno ha la propria vita.
Hai avuto la fortuna di collaborare con Tiziano Ferro.
Non me l’aspettavo proprio. E’ stato come un fulmine a ciel sereno. Ho rielaborato con piacere Indietro e sono stato contento dell’approccio con lui. Poi dopo l’esibizione mi trovavo in casetta e ho ricevuto la sua telefonata: mi diceva di voler assolutamente incidere il duetto con me.
Con chi altro ti piacerebbe collaborare?
Sicuramente con Francesco De Gregori, Gianluca Grignani con cui sono in contatto e Antonello Venditti che mi ha anche invitato al suo concerto allo stadio Olimpico (il prossimo 5 settembre, ndr) per fare qualche canzone insieme.
Hai nominato tutti cantautori.
Sì, perché comunicano in maniera poetica ed affascinante.
Qualche mese fa proprio De Gregori, riferendosi a Fedez, ha detto che i rapper in un certo senso assomigliano ai cantautori (“I rapper non sono i nuovi cantautori, ma danno un’importanza al testo, a differenza di ciò che fa la tradizione della canzone pop melodica, dove il testo è un pre-testo. Loro raccontano storie“, ndr).
I cantautori negli anni Settanta cantavano al popolo il disagio del loro tempo. Insomma, erano lo specchio della società. Ovviamente avevano una capacità molto più consolidata rispetto alla nostra.
Never Again era già pronto prima di Amici, perché non era stato pubblicato?
Era tutto pronto proprio quando mi hanno chiamato per fare il provino e per questo motivo ho deciso di aspettare. Sono stato lungimirante. Al progetto originale ho aggiunto solo quattro canzoni in più.
Invece Esistendo com’è nata?
Avevo solo bisogno di comunicare con naturalità il fatto di esserci sempre per un’altra persona. C’è un confine sottile tra banalità e semplicità, per questo motivo la scelta dei vocaboli da usare è stata pensata e studiata. Ho cercato di essere il più diretto possibile.
Proprio per far trasparire questa “semplicità” hai scelto come protagonista del video la tua fidanzata Ludovica?
Ho dimostrato sicuramente che tipo di persona sono. Mi circondo di gente di cui mi posso fidare e con cui ho un legame profondo.
E invece con Emma Marrone siete rimasti in contatto?
Spero di incidere presto Schiena con lei. Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto.
Dal tour vero e proprio cosa ci dobbiamo aspettare?
Un live dinamico con band al seguito, quindi batteria, due chitarre e basso. Ci saranno molti cambi scenici e non sarà un semplice concerto da rapper.
Hai detto che ti esibirai anche al concerto di Venditti. Cosa canterete?
Saranno due brani, ma ancora non abbiamo scelto quali. I fan sperano Roma capoccia però prima ci dobbiamo confrontare e capire su quali canzoni duettare. Io sono un Vendittologo quindi vorrei esibirsi anche su altre canzoni meno famose del suo repertorio.
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