Il mondo della musica piange Carlo Ubaldo Rossi, noto produttore musicale morto ieri, mercoledì 11 marzo, a causa di un incidente stradale. Il cinquantaseienne di Monaco di Baviera era a bordo della sua moto in quel di Revigliasco (frazione di Moncalieri in provincia di Torino) quando improvvisamente si è scontrato con un’automobile guidata da un diciannovenne (le dinamiche sono ancora in corso di accertamento). E’ intervenuto subito il 118 sul posto, ma i medici non hanno potuto fare niente per salvarlo, visto che le sue condizioni erano già gravissime.
Il percorso artistico di Carlo è iniziato negli anni Ottanta con produzioni new wave, prima nel capoluogo piemontese e poi a Firenze dove ha iniziato a collaborare con Piero Pelù ed i suoi Litfiba. Tra gli album a cui ha lavorato ci sono Buon compleanno Elvis (1995) di Luciano Ligabue, Uno in più (2001) degli 883, Lorenzo 2002 – Il quinto mondo (2002) di Jovanotti, Verità supposte (2003) di Caparezza e Sempre lontano (2010) di Nina Zilli; senza dimenticare il singolo Il mio nome è mai più del 1999 del progetto LigaJovaPelu che ha ottenuto ben dieci dischi di platino. Tra i riconoscimenti vanno menzionati anche nove dischi d’oro.
Un pezzo di storia della discografia italiana se ne è andato. Sono tanti gli amici che hanno voluto ricordalo con un messaggio sui social network. Gli Almamegretta: “#RIP Carlo U. Rossi“; Arisa: “L’eterno riposo doni a Carlo il Signore, risplenda ad Egli la luce perpetua, riposi in pace. Amen“; Chiara Galiazzo: “Mi piace ricordarti così. Davanti a quei macchinari che non avevo mai visto prima e con cui avevamo creato il mio primo album. Grazie di tutto Carlo, Grazie per avermi insegnato tanto, per non avermi mai nascosto niente di questo lavoro e per avermi accolto come una figlia nella tua casa. Grazie“.
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