Il Volo: vincono Sanremo 2015 ma la Rete li boicotta

Hanno vinto il Festival di Sanremo 2015, sono amati in tutto il mondo, loro stessi hanno dichiarato che il popolo era dalla loro parte durante la conferenza stampa a Sanremo (LEGGI QUI), eppure c’è chi proprio non sopporta i cantanti de Il volo. Tanto da far entrare in tendenza su Twitter l’hashtag #boicottiamoilvolo, con relativi commenti di chi non si capacita del loro successo e le risposte di chi, invece, li sostiene.

Ma quali sono le “colpe” che il popolo di Twitter attribuisce a Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble? I cinguettii sono per lo più ironici, ma rispecchiano comunque una nutrita schiera di pubblico a cui il trio vocale non piace: “Perché sono romantici e a noi depressi non piace tutto questo amore nell’aria”, “Hanno snobbato il pubblico volando subito dopo Sanremo e disertando Buona Domenica”, “Pensare che all’estero credano che noi italiani siamo tutti come i 3 del Volo mi fa abbastanza orrore“, “Mi fa piacere che anche gli altri pensino che Il Volo siano stati raccomandati dalla Rai“, “Ascoltandoli sento odore di naftalina e di ospizio“. Qualcuno non ha approvato neanche il loro video (che riportiamo qui di seguito): “Comunque puoi essere Spiderman e baciare a testa in giù solo se sei Tobey Maguire“.

IL VOLO: IN TOUR DOPO SANREMO

Sì, perché nel video di Grande amore, la canzone sanremese, i tre rivisitano scene epiche di film mitici come Ritorno al futuro, Ghost e, appunto Spiderman. Ma siamo sicuri che si tratti di presunzione, quella di mettersi al confronto con questi grandi capolavori, e non di semplice autoironia? In Rete c’è anche chi protegge i tre ragazzi: “Informatevi su cosa hanno fatto nel mondo!“, “La canzone può anche non piacere, ma siete ignoranti se dite che non sanno cantare!”, “Mi vergogno sempre di più di questo paese. Non vi piace qualcuno? Ignoratelo e basta! Che gente idiota“.

Uno dei difetti dei cantanti più riconosciuto dal pubblico di Twitter è la presunta mancanza di umiltà. Loro, però, hanno dichiarato di non preoccuparsi troppo delle critiche, paragonandosi in qualche modo ad Andrea Bocelli, anche lui non particolarmente apprezzato agli esordi: “Ora invece è il numero uno. Quindi se le critiche servono a questo continuate a darci sotto“. (LEGGI QUI IL RESTO DELLE DICHIARAZIONI)

Foto: Twitter