Un festival di Sanremo che si è svolto con una tranquillità insolita, questo del 2015, una serenità quasi sorprendente se si considera la storia della kermesse, sopratutto guardando agli ultimi decenni. Infatti “il caso” alla fine è scoppiato, anche se è successo dopo la finalissima di ieri, 14 febbraio, che ha premiato i ragazzi de Il Volo come vincitori assoluti, con Nek al secondo posto e Malika Ayane sul terzo gradino del podio.
Ecco, in realtà è proprio quel secondo posto di Nek a creare problemi oggi, a neanche 24 ore da quando i concorrenti hanno abbandonato il palco dell’Ariston. I suoi fan, infatti, hanno preso d’assalto Twitter con una valanga di “cinguettii” di protesta, sostenendo che molti sms inviati da casa in sostegno del cantante (a televoto ancora aperto) fossero stati respinti con un messaggio, dunque non accettati. A farsi portavoce della protesta è stato inizialmente Red Ronnie, che ha rilanciato suddetti tweet.
La spiegazione è arrivata attraverso le parole del direttore di Rai 1, Giancarlo Leone, durante la conferenza stampa di oggi: “Il numero dei televotanti quest’anno è stato superiore rispetto alle medie degli ultimi anni: oltre 700.000 voti, il triplo della solita media dei festival. Nei 20 minuti dell’ultima gara questo meccanismo ha creato un imbuto di importanti proporzioni, con conseguente incapacità di gestione dei flussi telefonici, ma è stato un errore che ha riguardato tutti ed è irrilevante”.
Il problema, infatti, sarebbe stato riscontrato anche da alcuni fan di altri cantanti in gara, compresi quelli de Il Volo. Nando Pagnoncelli, presidente IPSOS, ha spiegato inoltre che davanti a cifre di televoto così alte, gli sms annullati sarebbero davvero una quota minima e ha ribadito il fatto che non sarebbe Filippo Neviani l’unico artista ad averne pagato le conseguenze. Anzi, secondo le parole di Pagnoncelli, per una questione statistica gli errori “informatici” avrebbero comunque rispecchiato le preferenze di voto, quindi, in proporzione, avrebbero sfavorito di più chi è uscito vincitore dal festival.
Anche per quanto riguarda l’inversione iniziale sul maxi-schermo alle spalle di Carlo Conti, durante l’annuncio della classifica definitiva degli artisti, con Nek al nono posto, nella posizione che spettava invece a Nina Zilli, durante la conferenza stampa è stato chiarito che non è stato il segno di nessun misterioso “complotto” volto a danneggiare il cantante ma solo di un “inceppamento” dei computer (che si sarebbero ribellati impazzendo in una sorta di 2001 – Odissea nello Spazio) che avrebbero invertito i codici 02 e 09.
Intanto Nek, nelle sue prime dichiarazioni post-festival, non si dice preoccupato né scandalizzato, ma anzi soddisfatto perché, con tutto il rispetto per Il Volo, il suo pezzo è attualmente quello più trasmesso dalle radio, quindi la “competizione” vera, quella che si basa sulla popolarità di un brano, sente di averla vinta lui.
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