Per Chiara Galiazzo è la seconda volta al Festival di Sanremo: la prima risale al 2013, quando si è presentata con i brani L’esperienza dell’amore e Il futuro che sarà, scritti rispettivamente da Federico e Domenico Zampaglione e da Francesco Bianconi con Luca Chiavarelli e Lisette Area. Quest’anno c’è una canzone sola in gara e si tratta di Straordinario, una ballad intensa che porta la firma di Ermal Meta e Gianni Pollex. Dopo la sua partecipazione alla manifestazione canora uscirà la ri-edizione dell’album Un giorno di sole straordinario (pubblicato lo scorso ottobre), contenente il pezzo sanremese, Il volto della vita (cover di Caterina Caselli), Titanium (cover di David Guetta e Sia) e L’uomo senza cuore, ovvero il primo brano scritto dalla stessa Chiara. E’ sicuramente un grande passo per lei, sia dal punto di vista umano, sia da quello artistico. Da semplice interprete, diventerà una cantautrice a tutti gli effetti?
Questa è la tua seconda volta al Festival…
E’ un’esperienza bellissima e la vivo in maniera più consapevole rispetto alla prima. Si tratta infatti del risultato di un percorso artistico che dura da qualche tempo. Nell’ultimo periodo c’è stata un’evoluzione, quindi andrò sul palco dell’Ariston con un altro spirito. E poi canto l’amore per la prima volta. Straordinario è una dichiarazione, parla di un amore giovane pieno di speranze e di promesse. Questa canzone per me è una svolta. Anche se del mio passato non rinnego niente. Rifarei tutto per filo e per segno.
La collaborazione con i tuoi autori com’è nata?
Ermal Meta è un amico e ho voluto fortemente condividere questa esperienza sanremese con lui. Anche con Gianni Pollex, Nicco Verrienti, Daniele Magro e gli altri che hanno lavorato all’ultimo album mi trovo benissimo. Il disco è stato scritto da persone che mi conoscono e forse proprio per questo motivo è così convincente. In pratica hanno usato le stesse parole che avrei usato io.
E tu l’amore come lo vivi?
Benissimo… In linea teorica. Sono pronta ad accogliere la persona giusta.
E in linea pratica?
Beh… Ci sto lavorando. Diciamo, che sto aprendo gli occhi su molte cose.
Nella riedizione di Un giorno di sole straordinario c’è anche la cover di Titanium…
E’ stata una scelta che ho fatto naturalmente, perché si tratta di un brano che canto spesso durante i concerti in giro per l’Italia. Molti fan mi hanno chiesto di avere questa canzone e così ho accontentato il loro desiderio.
C’è anche una cover de Il volto della vita di Caterina Caselli che porterai sul palco dell’Ariston nella serata del giovedì. Temi il suo giudizio?
Assolutamente sì! Adoro lei e le sue canzoni. Spero che le piaccia, anche perché gli arrangiamenti sono inediti, quindi il brano è stato stravolto completamente rispetto all’originale. Ha una chiave moderna.
Nel disco è contenuta anche L’uomo senza cuore, la prima canzone che porta la tua firma…
Non l’ho scritta appositamente per l’album. In realtà si trova nel mio computer da diversi anni. E non è l’unica, ovviamente. Ho solo avuto il coraggio di aprire un cassetto segreto. E’ la storia di una ragazza che trova un cuore e vaga per la città alla ricerca del proprietario. Alla fine s’innamora di un uomo senza cuore. Questo racconto dovrebbe far capire tante cose di me (ride, ndr).
Ora che il cassetto si è aperto, usciranno nuove canzoni?
Chi lo sa! Sto avendo un’evoluzione nel mio percorso artistico e sicuramente ci sarà qualche altra occasione per far ascoltare qualcosa scritto di mio pugno. La decisione comunque avverrà in maniera naturale.
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