A poche ore dall’uscita del suo nuovo album, Il bello d’esser brutti, J-Ax ha pubblicato oggi, 25 gennaio, il video del brano che apre il disco, dal titolo Intro (appunto). L’album in questione uscirà il 27 gennaio (ormai ci siamo davvero) e i fan hanno già potuto apprezzare il primo singolo estratto, Uno di quei giorni, cantato da Ax insieme a Nina Zilli (GUARDA QUI IL VIDEO) e diventato un successo a pochi giorni dalla sua pubblicazione.
Ora tocca a Intro, un pezzo in cui J-Ax tira le somme sul suo lavoro negli ultimi anni: “Questa roba non funziona se la fanno alla tua età“, canta mentre cammina per le strade deserte di una Milano notturna. Eppure, nonostante abbia passato “i quaranta”, mostra di aver ancora qualcosa da insegnare ai suoi colleghi “di seconda generazione”. Il brano presenta un testo destinato a emozionare i molti che l’hanno seguito in tutta la sua carriera, fa un riassunto di quello che è stato il suo percorso, ma senza troppa nostalgia, più che altro con la grinta di un uomo che ha ancora tante cose da dire attraverso le sue rime.
Il pezzo apre l’album, eppure Alessandro Aleotti (nome all’anagrafe) racconta su Facebook che è stato l’ultimo che ha scritto, in ordine cronologico. “È una riflessione sulla mia vita e sulla mia carriera. Sul sistema in cui ero incastrato – ha scritto sulla sua bacheca, che a pochi minuti dalla pubblicazione del video è già stata presa d’assalto dal pubblico, con una valanga di “like” e condivisioni – in questo pezzo ho voluto raccontare tutto il brutto che ho vissuto in questi anni e in questo video ho cercato di raccontare il “bello” della mia città, Milano“.
“Questa è una canzone per ‘noi’ – ha aggiunto il cantante – domani faccio uscire quella per tutti gli ‘altri’“. Ci saranno ancora novità, quindi, prima della messa in commercio del disco, a cui seguirà un instore tour promozionale in giro per l’Italia che partirà il 27 gennaio proprio dalla sua Milano (QUI TUTTE LE ALTRE DATE IN CALENDARIO). Ora “passiamo la parola” ad Ax e alla sua Intro, a quelle rime che da sole possono spiegare tutto il mondo di un rapper che una ventina di anni fa spianò la strada a tutti gli altri colleghi senza mai farsi lasciare indietro da nessuno di loro.
Foto: Video