Sembra arrivato alla conclusione il “giallo” che sta tenendo il mondo della musica internazionale con il fiato sospeso, ovvero la misteriosa e complicata vicenda dei leak di Madonna. E’ stato arrestato infatti un trentanovenne israeliano ritenuto colpevole di essersi introdotto nel computer della regina del pop per poi sottrargli tutte le tracce del nuovo album, Rebel heart, (o almeno le demo) mesi prima della sua pubblicazione ufficiale, diffondendole poi su internet. A darne comunicazione è stato il portavoce della polizia israeliana, Micky Rosenfeld, senza lasciare però trapelare il nome del presunto colpevole, soprannominato dai media “il Grinch” (dal momento che ha rovinato il Natale a Lady Ciccone e ai suoi fan).
Finora si sa soltanto, secondo indiscrezioni, che dovrebbe trattarsi di un ex concorrente di un talent show musicale. Che sia forse la delusione per non avercela fatta ad entrare nello show business a spingere l’uomo a prendersela con i big della musica? Sì, perché Madonna non sarebbe l’unica musicista ad essere caduta nelle sue grinfie. Infatti secondo i risultati delle indagini condotte dall’International crimes and investigations unit della polizia israeliana e dall’Fbi, sembrerebbe che anche altri artisti sarebbero stati vittime del Grinch, sempre alla ricerca di nuovo materiale da rivendere poi in Rete.
MADONNA: TRACKLIST UFFICIALE DI “REBEL HEART”
Che tra questi musicisti ci sia anche Björk? Anche la piccola grande cantante islandese ha visto infatti pubblicare il suo ultimo album, Vulnicura, prima della sua uscita ufficiale e assolutamente senza la sua autorizzazione. Sarà forse per questo che la cantante ha sorpreso i suoi fan mettendo a disposizione il disco a sorpresa su iTunes prima del previsto.
“Sono profondamente grata all’FBI, agli investigatori della polizia israeliana e chiunque altro abbia contribuito a portare all’arresto di questo hacker – ha scritto Madonna oggi, 22 gennaio, sulla sua pagina Facebook – apprezzo profondamente i miei fans che ci hanno fornito informazioni pertinenti. Come qualunque cittadino, ho il diritto alla privacy“. Poi la cantante ha proseguito sottolineando come questa invasione nella sua vita creativa, professionale e personale rimanga comunque un’esperienza che l’ha profondamente devastata e danneggiata: “Così come deve essere stato per tutti gli artisti che siano stati vittime di questo tipo di crimine”.
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