Davvero un bel Natale, a quanto pare, quello di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, i tre giovanissimi tenori (con un’età media di vent’anni) meglio conosciuti come la formazione lirico-pop Il Volo. Prima la notizia della loro partecipazione a Sanremo accanto agli altri Big in gara, poi l’esibizione di ieri, 21 dicembre, al concerto di Natale del Senato della Repubblica italiana. I tre erano di ritorno da un tour che li ha portati a Mosca, Detroit e San Francisco e si sono ritrovati a cantare, accompagnati dall’Orchestra Filarmonica Veneta, davanti agli occhi, tra gli altri, di Giorgio Napolitano.
Il presidente della Repubblica ha speso ottime parole per i tre musicisti: “Loro sono un esempio di quei molti giovani che in vari campi prendono l’iniziativa, non aspettano e inventano, come loro che hanno inventato questo modo di cantare anche fuori dall’Italia”. Dall’Inno Nazionale a Adeste Fideles e, ancora, Astro del Ciel, Bianco Natale e tanti classici come Smile, Caruso e ‘O Sole Mio, questi i brani che hanno richiamato l’attenzione e gli applausi dei presenti.
Ma, sospesi tra “la sacra” lirica e “il profano” pop, i tre giovani pensano già anche a Sanremo e, subito dopo il concerto natalizio, hanno concesso qualche dichiarazione circa il brano che porteranno in gara, Grande amore: “Racconteremo l’amore vissuto da ventenni. E’ una canzone che unisce pop e canto classico, ma non è lirica, riflette lo stile che ci appartiene e che in Italia si sente molto poco”.
LAURA PAUSINI, BIAGIO ANTONACCI E IL VOLO IN CONCERTO A NEW YORK
Questo basti a ricordare che nonostante il loro atteggiamento elegante, quasi d’altri tempi, la loro passione dirompente per la lirica, fuori dal comune per ragazzi della loro età, gli enormi successi e le conseguenti responsabilità che ne derivano, i tre musicisti rimangono sempre ragazzi uguali a tanti loro coetanei, a partire dalle “questioni romantiche” e i problemi di cuore che accomunano tutti alla loro età.
Foto: Facebook