Siamo nell’officina dei sogni, il piccolo grande studio di Max Minoia dove tanti artisti creano musica. Tutti e tre riuniti per darvi qualche consiglio.
In studio succedono sempre tante cose, ad esempio oggi abbiamo scoperto che Phil Palmer è in grado di fare dei cori “bellissimi”. E poi c’è il mitico Max che è arrangiatore, programmatore, musicista. Insomma l’importante, specie in studio, sta nel sapersi circondare di persone in grado di scambiarsi ruoli, ricoprendone anche diversi da quello “principale”.
Ed è proprio da loro due che voglio farvi dare qualche indicazione, sperando di poter aiutare in modo particolare quei giovani che, anche se inesperti, possono avere belle idee e soprattutto soul.
Come consiglia Phil Palmer, prima di arrivare in studio assicuratevi di avere una canzone completa, finita. L’arrangiamento deve essere ben scolpito nella vostra testa (o nel vostro iPhone!). Il motivo? Prendersela con calma in uno studio è costoso, “Specie in quello di Max”, come dice lui, ma vi assicuro che non è così!
Dovete avere idee chiare e precise: se in testa vi “frullano” cinque cose sceglietene una soltanto, la migliore.
Recarvi in studio con un progetto puntuale dovrebbe permettervi di ottenere, in tre o quattro ore, una demo di buona qualità. Lavorare in stage, come ama fare Phil, vuol dire poter suddividere il lavoro in tre step:
1) provare la canzone
2) realizzare una demo
3) produrre il Master, ossia la versione definitiva e perfetta, con i musicisti.
Come ci dice Max Minoia, anche con pochi mezzi si possono avere prodotti tecnicamente ben fatti. Qui però entra in gioco l’esperienza di un producer. Chi fa il suo mestiere deve saper cogliere le idee dell’artista e incanalarle nella direzione giusta. Lui deve essere come uno specchio in grado di riflettere in modo più obiettivo ciò che l’artista gli consegna.
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Io, dalla mia esperienza personale, posso dire che avere una guida (alle volte anche un po’ rigida) è un dato assolutamente positivo. Un coach che abbia soul ed un altro più tecnico servono ad avere un orecchio esterno indispensabile per creare grandi cose. Solo chi si serve di una grande esperienza, e di una grandissima preparazione, può arrivare a fare questo. Un musicista come Phil Palmer e un tecnico come Max Minoia sono fondamentali.
Le cose di cui avete davvero bisogno, dunque, sono: idee chiare, coraggio di sperimentare e accettare consigli anche quando diventano più duri e (per salvare un po’ di soldini) arrivare in studio solo quando il testo è completamente finito. O meglio, come tiene a precisare Phil, le parole possono essere modificate anche seguendo il flusso di un processo che si compie solo tra le mura di uno studio, a patto però di avere un progetto ben definito tra le mani.
Circondatevi di persone che vi vogliono bene, che credono in voi e che fungono da stimolo continuo per le vostre idee!
(foto by velvet music)