Livorno, Cremonini incanta il Modigliani Forum con il debutto del “Logico Tour” [FOTO]

Spettacolo. Non sempre accade, non sempre dopo un album bellissimo, l’artista riesce a confezionare un live altrettanto ‘incuriosente’. Succede solo ai grandi. Pandemonio al Modigliani Forum di Livorno per Cesare Cremonini: il “Logico Tour” è partito con la data zero, qui c’è tutta la carica del cantautore emiliano, raggiante sin dalle prime ore della vigilia, come testimoniato attraverso frasi e foto postate sui social.

Scaletta ricchissima e ottimamente assortita, dagli ultimi successi (“Logico”, “Grey Goose”, “Fare e disfare”) alle perle di un passato non troppo lontano (“Mondo”, “Marmellata #25”, “La nuova stella di Broadway”). Piccoli esempi di uno show che pare quasi interminabile, elementi di un atomo difficile da scalfire, anche grazie all’entusiasmo coinvolgente della folla accorsa per questa attesissima ‘prima’. In giacca e t-shirt (con la prima che lascerà presto il posto alla seconda), Cesare scalda spalti e platea con il suo classico gioco di emozioni e simpatia: accovacciato sul bordo del palco quasi come se volesse mettersi in posa, inginocchiato sul proscenio per guardare dritti negli occhi gli spettatori. C’è empatia, c’è musica vera, ed è logico che sia così.

Una sola moltitudine: Livorno ringrazia

Non sappiamo quante ragazze dagli “occhi caleidoscopio” abbiano assistito al grande concerto di Cesare Cremonini. Di certo, fanciulle e fanciulli presenti, non avranno ancora dimenticato suoni e luci di questo meraviglioso happening. Livorno in festa, il protagonista è l’immagine trionfale che segue al ‘crollo’ verticale del sipario: “Logico” è la partenza, tutti fanno il coro a Cesare, saltano e già pregustano il resto.

Ed è solo la data zero

Grido di battaglia, segnale di combattimento. “Ho visto un posto che mi piace, si chiama Mondo” dà la carica, segna il passo, è la summa di tutte le emozioni idealmente raccolte per terra. Una dichiarazione d’amore reciproca, una sorta di patto non scritto tra Cremonini e il suo popolo. Un concerto quasi uno e trino, con l’artista bolognese che – nella stessa performance – riesce a cantare, andare su e giù per il palcoscenico, battere le mani e dirigersi al piano per una incantevole coda strumentale. Conserviamo e ammiriamo la buona musica italiana, dolce e seducente come un cucchiaio di marmellata.

(foto by facebook)

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