A volte si usa impropriamente il termine ‘festa’, soprattutto in campo musicale. Poi vedi i professori d’orchestra che alzano le braccia e battono le mani, come fossero un prolungamento del pubblico, dietro le spalle degli artisti in scena. Nessun dubbio, il concerto-evento di Pino Daniele è riuscito a far brillare l’Arena di Verona: unica data da queste parti per un appuntamento celebrativo del suo storico terzo album, “Nero a metà”. Per l’occasione, sul palcoscenico, ecco schierata la formazione originale composta da James Senese (sax, superlativo in “I Say I sto ca”), Gigi De Rienzo (basso), Agostino Marangolo (batteria), Ernesto Vitolo (piano e tastiere), Rosario Jermano (percussioni) e Tony Cercola (bongos). A questi aggiungiamo i già citati 50 elementi dell’orchestra sinfonica “Roma Sinfonietta” diretta dal M° Gianluca Podio. Protagoniste della serata – manco a dirlo – le canzoni più belle di Pino, da “Quanno chiove” a “A me me piace ‘o blues”, da “Nun me scuccià” a “E so cuntento ‘e stà”, classici che non ne vogliono sapere di passare di moda…
Con Pino Daniele tanti amici-ospiti sull’immenso palco dell’Arena di Verona: Mario Biondi, Elisa, Francesco Renga, Fiorella Mannoia ed Emma Marrone. Proprio quest’ultima, via Twitter, ha postato ieri una sua foto mentre stringeva, emozionata, il pass “artista” per entrare all’Arena di Verona e dedicarsi alle ultime prove: “La donna più felice del mondo .. Io !!! #pinodaniele #neroameta #arenadiverona #musicaecuore“. Emma si scatena, diverte e si diverte, affiancando Pino in “Nun me scuccià”, ma è solo un tassello di un palazzo tutto da costruire. Storico album, dicevamo. Sì, perché il cantautore napoletano arrivò nei negozi con “Nero a metà” nel 1980, ma questo concerto non può essere meramente definito ‘celebrativo’. Trent’anni sono trascorsi, certo, ma brani come “Musica musica”, “Quanno chiove”, “E’ so’ contento e stà” hanno qualche anno in più sul groppone…
Il finale è emozionante, mischia la festa popolare ad un concerto sinfonico di rara bellezza. Pelle d’oca per “Napul’è” e “Yes I know my way”, quelle che lo stesso Pino Daniele definisce come “due pezzi che sembrano fatti apposta per salutare il pubblico. È una festa che finisce bene, anzi, che non finisce mai“. A Verona doveva esserci anche Massimo Ranieri ma ha annullato tutto all’ultimo per un problema personale. Niente paura, Pino rassicura i fan: “Recupereremo nelle prossime date“. Infatti il grande show dell’artista napoletano andrà in replica per altre 5 serate (11 dicembre a Bari, 13 a Roma, 16 e 17 a Napoli e 22 a Milano). Perché il concerto è uno, ma la festa non finisce mai. Ipse dixit.
(in coda alcune foto del concerto)
(screenshot by YouTube)