Per chi oggi ha passato i 30 anni, facile è riavvolgere il nastro e pensare ai tempi del liceo, quando le proprie compagne di classe optavano per il ‘viaggio della speranza’, volando dall’estremo sud a Milano (sempre San Siro), per i concerti dei Take That. Venti primavere più avanti la storia non cambia, anzi, diventa più ricca, più colorata: ieri sera gli One Direction hanno reso felici (per usare un eufemismo) oltre 50.000 ragazzine, con la prima tappa italiana del loro roboante “Where We Are Tour”. A nostro avviso il paragone con Gary Barlow e soci è più che calzante, tenendo conto del tempo che avanza: i social network, tutti, hanno acuito la forza di questi fenomeni da talent show, boy band di alto profilo costruite a tavolino per infiammare il cuore di milioni di teenager. Probabilmente gli 1D non sono una boy band come tutte le altre: Niall, Zayn, Liam, Harry e Louis hanno rivoluzionato quel mondo, lo hanno innovato. Come oggi glorifichiamo Beatles e Duran Duran, tra così accadrà tra una quarantina d’anni. E’ inevitabile, perché – a volte – è il pubblico che contribuisce a fare la storia…
“Loro ci fanno sentire amate, e noi ricambiamo il loro affetto“. Il pubblico, appunto. Si chiamano ‘Directioners’, sono coloro che hanno ingrossato nel tempo il fenomeno One Direction. Così hanno raccontato alle telecamere di Repubblica TV, così hanno mostrato la loro ansia e, insieme, la loro gioia, per l’evento dell’anno. Come dicevamo in apertura, è dalle prime ore del mattino che centinaia di fan venuti dal sud si sono posizionati davanti ai cancelli dello stadio. E, invitati dai cronisti, hanno intonato in coro alcuni successi della boy band britannica.
Twitter in ebollizione
Gli One Direction hanno scelto l’Italia e Milano per le riprese filmate di “Where We Are Tour 2014”. Ieri grande festa con oltre 50.000 sugli spalti di San Siro, stasera si replica: stesso posto, stessa ora. Poi qualche giorno di pausa e il 6 luglio si va a Torino, Stadio Olimpico per la terza, e ultima, data da queste parti. Le esibizioni meneghine faranno parte di un dvd e Blu-ray intitolato “Where We Are – Live from San Siro Stadium”, in uscita in tutto il mondo l’1 dicembre. I fan potranno così ‘rivedersi’ e usufruire – come da programma – di contenuti extra registrati nel backstage, senza contare un booklet di 12 pagine con foto inedite realizzate durante i due concerti-evento. A San Siro, l’abbiamo detto, è stato un successo, non c’erano dubbi: ragazzine in lacrime, mamme che si sono immolate per accompagnare i loro figli ad una sorta di festa di compleanno collettiva. Su Twitter impazza la gioia sotto l’hashtag #WWATourSanSiro, e riecheggi quel “Thanks Milan” che dal palco la band ha urlato alla folla presente.
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Al di là dei numeri, delle cifre, il successo planetario degli One Direction sembra essere il prodotto della semplicità. Se il prato di San Siro diventa un oceano di gioia e amore, il merito è soprattutto di questi cinque ragazzi: sul palcoscenico si suona (parecchio) dal vivo, si canta per davvero, tutto in simbiosi con il pubblico. C’è aria di leggerezza, ci sono brani ‘facili’, musicalmente non pretenziosi: dopotutto, è una regola antica, teorizzata da quelli più esperti: la gente vuole cantare, più lo fa e più è contenta.
(foto by facebook)
