Dire Straits Legends: intervista a Phil Palmer, John Illsley, Mel Collins e Danny Cummings

Manfredonia, Bari, Napoli, Roma, Firenze, Mantova, Milano, Padova e Trieste. Una serie di concerti da tutto esaurito, una carica degna di un gruppo di ‘ragazzini alle prime armi’ che decidono di mettersi insieme e correre in cantina a suonare musica vera. E poi, di corsa, entrare a teatro, salire sul palco e meravigliare la folla. Roboante il Concept Show “Dire Straits Legends”, un tour irripetibile (?), inimitabile. Al basso John Illsley, fondatore dei Dire Straits, storicamente fondamentale non solo per la storia della band, ma per una buona fetta della musica internazionale. Poi Mel Collins (al sax), Danny Cummings (percussioni) e – last but not least – Phil Palmer, direttore artistico dello show, argento vivo alle chitarre. Al loro fianco anche Emanuela Palmer, cantante, produttrice e tour manager che abbiamo avuto modo di incontrare nella stessa occasione (GUARDA QUI L’INTERVISTA). Dopo la gallery fotografica, il video con i nostri quattro ‘mitici’ protagonisti. (la formazione dei Dire Straits Legends è completata da Steve Ferrone, Marco Caviglia e Primiano Di Biase, ndr.).

Phil Palmer e le origini dei Dire Straits Legends

Il progetto Dire Straits Legends è iniziato all’incirca 5 anni fa quando Marco Caviglia ha avuto l’idea e ha invitato in Italia vari membri originali dei Dire Straits per un piccolo show. E invece ci siamo ritrovati allo stadio di calcio a Roma davanti a 8mila persone! Siamo rimasti sbalorditi perché dopo tanti anni abbiamo visto quanta gente ancora amasse la musica dei dire straits. Tornati a casa ne ho parlato con Emanuela e lei mi disse: ‘Dovresti portare avanti questo progetto’. E così ne abbiamo discusso con gli altri e sono nati i Dire Straits Legends!“.

John Illsley: nuovo album e opinione sui talent show

Testing The Water è un progetto durato due anni, con otto tracce, ed è un riflesso dei miei pensieri degli ultimi anni, a livello politico e sociale. Sono stati tempi duri, a livello personale ma anche per il mondo intero, ho cercato di riversare tutto ciò nella mia musica. Le canzoni parlano di politica ma anche di temi più personali”. (…). “Personalmente non prendo molto sul serio i talent show. E’ solo un modo di intrattenere la gente, è business, per me sono paragonabili ai reality show. Qualche volta è uno spettacolo di bassa qualità, ma è anche vero che a volte ci sono persone davvero brave, non posso stroncarli completamente“.

Mel Collins: la stima per Pino Daniele

La mia canzone preferita dei Dire Straits? Domanda difficile… Direi “Local Hero”, perché è fantastico suonarla con il sax, fu Michael Brecker a suonarla originariamente e io sono un suo grande fan. E’ un motivo talmente melodico (…). Il mio artista italiano preferito? Non posso che dire Pino Daniele! Ho lavorato tantissimo con lui, fin dal 1982 e abbiamo inciso insieme tanti album. Per forza è lui quello che amo di più“.

Danny Cummings e la musica napoletana

Le mie canzoni preferite dei Dire Straits non sono le hit come “Money for nothing”. Preferisco quelle più mutevoli, più serie. Mi piace il mood di “You and your friend”, i pezzi con le melodie più forti. Impazzisco per le belle melodie, come quelle italiane. Infatti sto iniziando ad interessarmi alla musica napoletana, voglio studiarla bene… In generale, amo cantare e ho notato che la musica napoletana ha delle melodie davvero bellissime. Tempo fa ne ho parlato con Pino Daniele, mi ha consigliato alcuni artisti da ascoltare…“.

(screenshot by youtube)

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