Ci piace? La risposta è classica e scontata: “non lo so”. Non possiamo definirlo un ritorno, ma poco ci manca: le Destiny’s Child fanno la loro rentrée sulla scena discografica, anche se in pillole, anche se mascherata. Occasione ideale uno dei brani contenuti nel nuovo lavoro solista di Michelle Williams, “Journey To Freedom”, un album uscito alcuni mesi fa e con all’interno pezzi di valore (citiamo “If We Had Your Eyes” e “Fire”).
A Michelle hanno deciso di ri-unirsi le storiche compagne di viaggio, Beyoncé Knowles e Kelly Rowland: è uscito fuori il brano “Say Yes”, apprezzabile, ma nulla di trascendentale. Del resto, a far rumore ci penso il marchio, non tanto la forza del singolo. Ascoltiamolo…
Michelle ha sempre fatto parte di un ramo della black music meno popolare come il gospel: il suo disco solista potrà mettere in evidenza delle doti un po’ nascoste. Forse la Williams avrebbe meritato maggiore visibilità all’interno della sua formazione. Ripetiamo, lodevole il suo tentativo di nobilitare (e quasi ‘poppizzare’) un genere di nicchia come il gospel. Ma torniamo alle Destiny’s Child… A volte ritornano, nessuna espressione pare più appropriata: Beyoncé, Kelly e Michelle ancora insieme, dopo quella “You Changed” inserita nell’album della Rowland, “Talk a Good Game”. Curioso notare un distacco, per arrangiamento e impostazione, del nuovo brano “Say Yes” rispetto alle altre tracce del disco che Michelle ha reso note in questi mesi: è un pezzo tipicamente Destiny’s, non bellissimo, ma con alcune cose certamente da salvare…
Lontani i tempi in cui Kelly Rowland le ‘cantava’ a Beyoncé (LEGGI LA NEWS) in “Dirty Laundry”. Le tre Destiny’s Child si sono riavvicinate, antipasto a questa “Say Yes” era stata anche la performance live al SuperBowl (GUARDA IL VIDEO). Leggere sfumature R ‘n B nel pezzo che vi abbiamo proposto: inutile sperare in una reunion ‘globale-totale’, Beyoncé è ormai troppo in alto per tornare alle origini. Peccato? “Non lo so”, come sopra…
(foto LaPresse)