Probabilmente non vincerà, perché – dopotutto – ha già vinto. La cantante Conchita Wurst, in gara all’Eurovision Song Contest (finale domani 10 maggio a Copenaghen, ndr.) rappresenterà l’Austria con la canzone “Rise Like a Phoenix”. L’artista, anche nota col suo nome di battesimo, Thomas Neuwirth, non si presenta alla manifestazione canora seguendo il famoso diktat “l’immagine è tutto”. Oppure, probabilmente, va oltre il concetto di bellezza: potenzialmente il pubblico mondiale di quello che una volta chiamavano Eurofestival conta oggi circa 170 milioni di spettatori, non potrà (e non l’ha fatto sinora) passare inosservata l’acconciatura con capelli lunghi e ricci corvino scuro, oltre a ciglioni in bella vista e soprattutto quella barba ben curata, ‘appoggiata’ su un visino quasi angelico. Barba a parte, una quindicina di anni fa lo stesso palcoscenico aveva visto trionfare un personaggio sulla falsariga di Conchita. In coda una nota di approfondimento: intanto ammiriamolo/a dal vivo la Wurst…
EMMA MARRONE: PROVE @ EUROVISION 2014 – IL VIDEO
Così Conchita Wurst, in gara all’Eurovision Song Contest 2014. “Ho creato questa donna barbuta per mostrare al mondo che possiamo fare quello che vogliamo“. In seguito un deputato russo noto per le sue posizioni anti-gay, Vitaly Milonov, ha scritto una lettera per protestare parlando di “decadenza spirituale“. La drag queen barbuta dell’Austria (vero nome Tom Neuwirth, 25 anni) è il personaggio ‘outsider’ della competizione, e questo non è certo un titolo da poco. “E’ meglio essere la versione migliore di se stessi, piuttosto che la brutta copia di qualcun altro“, ha dichiarato la stessa Conchita, già concorrente del reality austriaco “Die grosse Chance”.
Il precedente
Già nel 1998, l’Eurovision Song aveva visto sul palcoscenico la cantante transgender israeliana Dana International: niente barba per lei, a differenza di Conchita Wurst, ma il trionfo grazie alla canzone “Diva”. L’edizione 2014 potrebbe vedrà un esito simile? I bookmakers danno Tom nella schiera dei primi 10 vincitori. Non male, anche – come detto – in apertura – una vittoria c’è già stata.
(foto LaPresse)