“Tu mi hai portato da camera mia a centomila persone sembrava quasi una favola ero senza forze e hai continuato a succhiarmi il sangue…“. Un attacco, deciso e cosciente, alla discografia italiana di genere, al movimento rap quello che – a suo dire – è stato capace di portarlo dalle polveri all’altare e viceversa, trattandolo come un oggetto senza peso e senza senso. Mondo Marcio prosegue il suo viaggio, presenta il secondo singolo “A denti stretti”, anche in questo caso con un campione di Mina al suo interno: l’esordio, due settimane fa, era stato il video ufficiale di “Nella bocca della tigre” (GUARDA QUI IL VIDEO), ora tocca a questa vera ed efficace invettiva contro il rap di casa nostra. Al di là della polemica di fondo, un plauso al rapper: sta facendo un ottimo lavoro…
“A denti stretti”
In rotazione radiofonica da venerdì 28 marzo il nuovo brano del rapper Mondo Marcio, dal titolo “A Denti Stretti”, seguito di “Nella bocca della tigre”, anche questo contenente un campione di un pezzo di Mina. Qui la scelta ricade su “Più di Così”, anticipando la pubblicazione del nuovo album, in uscita il 15 aprile (Mondo Records/Universal Music Italia).
Il nuovo singolo, accompagnato dal videoclip girato a Berlino e diretto dal bravo Stefano Lodovichi, sarà in istant download con il pre-order del disco su iTunes. Lucidissimo e abile il buon Gian Marco Marcello che, anziché rappare su una melodia di epoca moderna (la nuova moda, da Francesca Michielin-Fedez a Luca Carboni-Fabri Fibra), sceglie un classico come ritornello delle sue nuove canzoni. Più classico di Mina…
GUARDA QUI LE FOTO DI MINA IN BIANCO E NERO
Il videoclip di “A Denti Stretti” è stato girato tra i monti del fiume Sprea e quel che resta del muro di Berlino, ha un sapore particolare perché lanciato proprio il giorno del compleanno di Mina (74 candeline spente per la Tigre di Cremona) e si presenta privo di banalità di sorta, rivolgendosi all’amato-odiato universo rap: “Sei solo una prostituta una che ama l’ultimo arrivato come Giuda o Ponzio Pilato mi crocifiggeresti sei come Desdemona che sposa Iago e se non sono abbastanza chiaro sto parlando del rap italiano…“.
(foto LaPresse)