Tre, e sa essere anche il numero perfetto. Perché nella vita non solo si nasce si cresce e si muore, ma si vive e si matura, giorno dopo giorno. La vita stessa è donna, sostantivo singolare femminile: non è un caso se scegliamo oggi, 8 marzo, per la nuova avventura Ilaria Porceddu. “Mai Mai” è il terzo singolo estratto dall’album “In equilibrio”, accompagnato da un videoclip quanto mai a tema: sulla scena tre donne che si alternano, scambiandosi ruoli e messaggi. Tre generazioni che si incontrano, che s’incrociano, che si specchiano. Con Ilaria, la ragazza, ci sono i due lati opposti dell’esistenza umana, intesa come ciclo vitale: la donna (l’attrice, danzatrice e coreografa Luciana Lusso Roveto) e la ragazzina, Olivia, una bimba meravigliosa come solo il sole sa essere.
Il video è il terzo che il collettivo embrio.net firma per Ilaria Porceddu, dopo quelli realizzati per In Equilibrio e Movidindi.
“Mai Mai”
La purezza dell’essere femminile, degli esseri femminili. Non mettersi nude, ma mettersi a nudo, che è cosa ben diversa. “Mai Mai”, brano scritto da Lucio Dalla insieme con Attilio Fontana e Daniele Bonnes, prosegue il percorso di Ilaria Porceddu intorno all’identità femminile: tre colori della vita, tre istanti uniti dal tempo e dallo spazio, donna, ragazza e ragazzina. Fotografia nitida che porta in vetta la bellezza della vita e che fa immaginare la donna come unica grande speranza, unica grande bellezza.
ILARIA PORCEDDU IN CONCERTO A ROMA – GUARDA QUI IL VIDEO
“Mai Mai” è una scena spoglia, colori tenui e capaci di accompagnare lo spettatore in una storia universale, fatta di amore, ricordi e speranze. Ilaria Porceddu è al centro del nucleo, passeggia in mezzo alla stanza, si muove come fosse oggetto prezioso di un quadro in movimento, lento e costante. “Non dovrai mai dire parole sospese su lame d’amore, nel tempo confuse. Mai, mai, mai.. Dal pianto al fango, mai…“.
Il videoclip “Mai Mai” esce oggi, 8 marzo, in anteprima su Velvet Music. Scelta felice quella di sorgere sullo sfondo di un giorno speciale: se in “Movidindi”, precedente singolo della Porceddu, l’invito era lasciare spazio alla liberazione attraverso le danze sfrenate, in “Mai Mai” i toni sono pacati, i colori sfumati. Corpi nudi che appaiono e scompaiono, là dove il silenzio fa rumore e sta a galla senza gravità. Mettersi a nudo in armonia, osservando la donna sull’altare della melodia.
(screenshot by YouTube)