Voce fuoricampo, usanza in voga tra tra artisti moderni che guardano al concerto come a un grande spettacolo totale. E’ partito dalla Romagna il nuovo tour di Elisa – “L’anima Vola” – show iper-tecnologico in cui si mescolano l’ultimo album, l’opera e il teatro. O la teatralità, fate vobis. Mercoledì sera, al 105 Stadium di Rimini, la data zero in attesa del debutto ufficiale, oggi a Conegliano Veneto. Oltre trenta brani in scaletta per circa due ore e mezzo di concerto, con un prologo emozionante, d’altri tempi, una dedica accorata a “quelli che si sono inventati, che si sono buttati (…), quelli a cui basta la luce del giorno per cominciare e soprattutto per ricominciare…“.
“L’anima vola”
Prima di far esplodere il canto e la musica, Elisa riparte da dove questo ultimo cammino è cominciato: “..sì, di sicuro e in ogni caso l’anima vola…“. Brividi, sorprese elettroniche, numerosi cambi d’abito. Soprattutta tanta musica vera, versi sinceri di un’artista sincera: Elisa taglia il nastro, lo fa al 105 Stadium di Rimini. Pubblico in visibilio, oltre 150 minuti di note ed effetti di luce che tagliano l’aria: in scaletta tutto l’ultimo disco, senza dimenticare pezzi amatissimi come “Luce” e “Heaven Out Of Hell”. La Toffoli si presenta sul palco in diverse vesti, sportiva, elegante, a tratti celestiale. Persona, sempre, personaggio nella dimensione live, ispirata nel suo personale omaggio all’opera “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini. Uno sguardo al recente, bellissimo passato, con piccoli capolavori: “Eppure sentire” è un meraviglioso esempio…
La teatralità d’un palasport
Elisa non è sola. C’è la folla di Rimini e sul palco, a farle compagnia, ben cinque musicisti e tre coriste. Un parterre (circa 30 metri) progettato per avvicinare il pubblico più possibile a sé, una visuale diversa, intelligente. Durante l’omaggio a “Madama Butterfly” di Puccini, la Toffoli intona un pezzo dell’opera lirica, vestita con un kimono rosso e di fianco alle tre coriste-geishe. Segnaliamo, poi, l’esecuzione (brillante) di “E scopro cos’è la felicità”, brano scritto da Tiziano Ferro: alle spalle di Elisa, sul wall, scorrono le immagini di Tiziano, dando vita a un duetto virtuale. Immagini che echeggiano l’atmosfera da film wester quando in scaletta arriva “Ancora qui”, colonna sonora di “Django”, pellicola di Quentin Tarantino. Insomma, “L’anima vola” è uno spettacolo totale, con la teatralità che approda nei palasport.
(foto Ufficio Stampa)