Se i vecchietti sono questi, allora possiamo dormire sonni tranquilli e attendere con serenità la terza età. Il “Tokyo Dome” ha salutato con urla, applausi e cori la lunga performance dei Rolling Stones: tirati a lucido, Mick Jagger e i suoi hanno dato vita a un happening di rara bellezza, trascinando l’entusiasmo dei 50 mila presenti. Oltre due ore di spettacolo nel tempio del baseball dello Yomiuri Giants, la seconda tappa del tour “14 on Fire” ha reso festosa la popolazione nipponica che attendeva da 8 anni il ritorno della rock band…
ROLLING STONES, CONCERTO IN ITALIA NEL 2014: LEGGI LA NEWS
Show incandescente
Venticinque canzoni dal vivo, per una bella storia chiamata “The Rolling Stones”. Un concerto, quello di Mick Jagger e soci, che ha conquistato dall’inizio alla fine gli oltre 50 mila presenti all’arena di Tokyo, abituata a ben altri spettacoli (baseball, ad esempio). Da “Get off of my cloud” a “Jumping Jack flash”, tutto condito dalle chitarre elettriche di Keith Richards e Ronnie Wood, dalla batteria di Charlie Watts, dal sax di Tim Ries e, last but not least, dalla voce di Lisa Fischer, vocalist della band. Mick Jagger c’è e si vede, 70 anni e non sentirli…
Il colpo finale del grande concerto dagli occhi a mandorla non poteva che essere un grido di battaglia. A un tratto Jagger urla: “Are you ready?” e partono le note della incandescente “Satisfaction”, per una strumentale long-version. A precedere questo momento altri capolavori dei Rolling Stones, come “Bitch” (scelto su Twitter dagli stessi fan), “Sympathy for the Devil, “You can’t always get what you want”, “Honky tonk woman” e l’immancabile “Paint it black”. Adesso, per la band, altri due attesissimi concerti: il 4 e il 6 marzo, sempre in Giappone, poi Jagger & co. si sposteranno a Macao, Shanghai e Singapore. E poi penseranno all’Australia.
(foto AP/LaPresse)
