Sanremo 2014: Rocco Hunt vince tra i giovani, show con Mengoni e Gino Paoli [VIDEO]

Lacrime Napulitane. Scomodiamo la “sceneggiata” per commentare la penultima serata del Sanremo 2014: la commozione, più che la bellezza, è il tema – quasi a sorpresa – del venerdì. A cominciare dalla fine, perché tra le Nuove Proposte del Festival trionfa il salernitano Rocco Hunt, che canta la terra dei fuochi, con orgoglio partenopeo alle zenit. Marco Mengoni rivolge un pensiero in musica (a Sergio Endrigo) e parole (a Luigi Tenco e alla sua famiglia) con “Io che amo solo te”, mentre Gino Paoli fa piangere il cuore per la sua classe cristallina: canzoni spogliate nude e rivestite a festa, con l’abito da sera. Che bella sa essere la musica italiana. Un venerdì colmo di duetti (ne parliamo più in basso), spezzato dalla triste notizia della morte di Francesco Di Giacomo, storico leader del Banco Del Mutuo Soccorso: Fazio come Pippo Baudo quando, nel 1987, comunicò al’Ariston (in diretta) la scomparsa di Claudio Villa.

Sanremo 2014, quarta serata

Lo hanno definito “Sanremo Club”. Felice, non c’è che dire. Lo è per Cristiano De Andrè che omaggia il padre Fabrizio con “Verranno a chiederti del nostro amore”, convincendo il pubblico che solo un De Andrè può cantare De Andrè. Lo è per il ricordo, perfetto, di Lucio Dalla: arduo compito per Ron, mette i brividi già sulle prime note di “Cara”. Destano simpatia e curiosità anche le performance di Kekko Silvestre e Francesco Renga (“Un giorno credi”, Bennato) e Arisa, che con i WhoMadeWho stravolge Battiato e non dispiace.

I premiati

E’ anche la serata di un Paolo Nutini osannato, soprattutto dal popolo femminile. E’ soprattutto la notte di una gioventù orgogliosa e terribilmente sud. Rocco Hunt (all’anagrafe Rocco Pagliarulo) vince il Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte. “Nu juorno buono” è la voglia di riscatto di una popolazione disgraziata. Un cucciolo in rap di cui sentiremo parlare ancora. Grande successo anche per Zibba che porta a casa il Premio della Critica “Mia Martini” e quello assegnato dalla Sala Stampa “Lucio Dalla” (Radio & TV). A Renzo Rubino, invece, va il Premio “Miglior Arrangiamento” per il brano “Per sempre e poi basta” (eliminato al primo turno al Festival).

Prima di arrivare a Gino Paoli, la gardenia nell’occhiello della quarta serata di Sanremo 2014, un altro pensiero agli interpreti Big del venerdì. E’ piaciuta Noemi che in un colpo solo canta Ivano Fossati e Mia Martini: “La costruzione di un amore” resta uno dei brani più belli del nostro cantautoreame e la leonessa mostra di essere giunta alla piena maturità artistica. Applausi per lei. Diventano scroscianti per Paoli: con il sommo musicista Danilo Rea (talento passato, negli anni, dal pop di Baglioni al jazz puro) canta un medley della “scuola genovese”. Da Bruno Lauzi a Luigi Tenco, da Umberto Bindi a … Gino Paoli. “Il cielo in una stanza” è la luce del Teatro Ariston. Quattro mura d’incanto, bellissima storia della nostra canzone.

(foto LaPresse)