Uno spettacolo nello spettacolo. Difficile trovare altre chiavi di lettura per questa, ennesima, prova di classe da parte di Bruno Mars che, al fianco dei Red Hot Chili Peppers, ha colorato di emozioni l’halftime show del Super Bowl 2014. Tra paillettes e lustrini (rigorosamente dorati), un breve concerto in quella che, ormai, rappresenta un’istituzione americana a tutti gli effetti. Performance di alta classe, con Mars che è stato introdotto da un coro di bambini che hanno cantato “Billionaire” (sembrava quasi di assistere a una “Heal The World” dei tempi moderni), per poi dedicarsi – anima e corpo – a un coinvolgente assolo di batteria…
Sport sì, ma con moderazione. Nel senso che il match tra Denver Broncos e Seattle Seahawks non ha regalato particolari emozioni sul campo, visto il dominio dei secondi. Così, l’attrazione vera è diventata quel ragazzo molto pop seduto sullo sgabello della batteria: Bruno Mars si è unito alla sua band, dando vita a uno show impeccabile. La scaletta comprendeva “Locked Out of Heaven”, “Treasure”, “Runaway Baby”, “Shout”, “Give It Away” e “Just the Way You Are”…
Red Hot Chili Peppers
Insomma, l’Half Time Show non ha deluso le attese. Mettendo d’accordo tutti, piccini e adulti, amanti del pop e del rock. Nell’intervallo del Superbowl un concerto breve, ma intenso: Bruno Mars – come detto – ha cantato le sue hit più famose, invitando poi sul palco i Red Hot Chili Peppers. Da applausi la loro performance d’insieme in “Give it away”. Un po’ di caos ha fatto bene a tutto l’happening: Anthony Kiedis a torso nudo e Flea in gran forma, musicisti in moto perpetuo e portatori sana di tantissima e positiva energia.
(screenshot by youtube)
