Roberto Vecchioni candidato al Premio Nobel per la Letteratura 2013

Cantautori poeti moderni, lo diciamo da almeno una ventina d’anni. In un paese, l’Italia, da sempre avvezzo alla poesia semplice, diretta, quella dei menestrelli di elevato spessore, artisti che, con pochi accordi e versi mirati, sono riusciti ad entrare nel cuore della gente. E non solo della gente comune, quella del popolo. Nomi che si sprecano, per fortuna, da Fossati a Guccini, da Tenco a Vecchioni. Proprio quest’ultimo, il “Professore”, è – udite udite – tra i candidati al Premio Nobel per la Letteratura 2013. In una sua vecchia e famosa canzone cantava: “C’era una grande festa nella capitale, perché la guerra era finita…“. Qui nessuna guerra, ma il sogno di una festa collettiva, quello sì…

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Definitelo pure un lampo di luce nel cielo pesto. La discografia italiana non vive di certo uno dei suoi momenti migliori, tuttavia qualcosa sembra regalarle un lieve sorriso, anche se riconducibile alla “vecchia” generazione di cantautori. Stiamo parlando del Professor Roberto Vecchioni: la sua opera sarebbe al vaglio dell’Accademia di Svezia. Il cantautore dovrà vedersela con mostri sacri come Leonard Cohen e Bob Dylan e concorrere, quindi, al Premio Nobel per la Letteratura 2013. Le reazioni della moglie di Vecchioni, Daria Colombo: “Ci è stato detto che l’Accademia ha preso in considerazione l’intera produzione letteraria di Roberto: le canzoni, le poesie, i romanzi… Non solo i testi di brani famosi, come ‘Samarcanda’ (…) I testi delle canzoni sono qualcosa di diverso dalla poesia, ma non per questo hanno minore dignità“.

La novità 2013 (e il web fa ironia)

Il comitato del Nobel ha deciso da quest’anno di ammettere tra i contendenti al Premio per la Letteratura anche i cantautori: Roberto Vecchioni dovrebbe gareggiare con scrittori come Murakami, autore giapponese, la statunitense Joyce Carol Oates e l’ungherese Peter Nadas.
Il web, a proposito di questa (possibile) notizia, si scatena e non risparmia commenti ironici e – a tratti – inopportuni. Su Twitter c’è chi scrive: “Trova gli intrusi. Nobel italiani per la letteratura: Carducci, Deledda, Pirandello, Quasimodo, Montale, Canetti, Fo, Vecchioni“. E’ la democrazia del web, bellezza.

(foto by facebook)