Io Canto 2013, Flavia Cercato: “Vorrei essere Elisa” [INTERVISTA]

Sarò snob, sarò antiquata, ma non uso né Twitter e né Facebook“. In un mondo in cui se non sei dentro la rete, sei praticamente out – per usare un termine caro alla nostra amata gioventù – Flavia Cercato si erge a paladina dell’incontro reale. “Se devo esprimere la mia opinione, lo faccio in radio, per il resto non mi va di postare l’ultima foto in bikini o i sorrisi di mia figlia“. Sarà uno dei tre capisquadra di “Io Canto” (dall’8 settembre su Canale 5), al fianco di Claudio Cecchetto e Mara Maionchi, sotto lo sguardo attento del conduttore, il confermatissimo Gerry Scotti.

Conosco Flavia personalmente da una decina d’anni, oggi la ritrovo mamma e con la stessa voce di quando la ascoltavo su Radio 2: il compito che l’aspetta adesso è impegnativo, quanto esaltante, fare da chioccia a una flotta di giovanissimi aspiranti performer. Non sappiamo se il prossimo Alessandro Casillo farà parte della sua squadra, ma solo che lei è una grande estimatrice della buona musica, da David Bowie (“suo il primo disco che acquistai, anzi no…”) ai Radiohead, da Elisa ai Beatles, dei quali cita uno dei pezzi meno conosciuti. Ah, dimenticavo: la Cercato ha qualcosina da dire a Cecchetto…

Flavia, ma si dice i caposquadra o i capisquadra?

Non ne ho la più pallida idea, so solo che io farò il caposquadra, ecco tutto. Anzi, la caposquadra..! (ride)

Dimmi cosa hai provato quando ti hanno comunicato la notizia e l’ansia da prestazione di adesso, a dieci giorni dall’esordio…

Nessuna ansia, sono molto contenta di essere al fianco di Mara (Maionchi, ndr), perché avevamo già lavorato insieme in alcuni contest di musicisti emergenti: la conosco bene, è uno spettacolo di donna! Per il resto, che dire: non c’era una sola ragione per dire di no, così ho accettato. E sono felicissima di averlo fatto.

Speaker in radio, opinionista in Tv, questa volta si fa sul serio: caposquadra uguale responsabilità…

Guarda, nella mia vita non ho mai pensato di avere dei figli, ora li ho. Non troppo tempo fa ho fatto un programma su Rai Tre per i teenager, per cui non ho “paura” di relazionarmi con i giovanissimi: di “Io Canto” ho visto le scorse edizioni, qui si possono trovare dei fenomeni pazzeschi, non vedo l’ora, sono molto curiosa…

Cecchetto talent scout di successo, Mara Maionchi ottima discografica… Tu scelta, perché in radio hai sempre a che fare con la musica?

Temevo volessi chiedermi che lavoro faccio! (ride) Credo proprio che all’interno di Stile Libero su R101 faremo qualcosa collegato ad “Io canto”: resto in attesa dei Gialappi (la Gialappa’s Band) che sono ancora in vacanza, poi valuteremo tutti insieme.

E i tuoi gusti musicali? So che ti piace David Bowie, vero?

Il primo disco che ho comprato, dopo “quello che non si può dire”, ovvero “Arena” dei Duran Duran. Dai, facciamo così, da brava speaker ti do mia personale playlist: 1 – Radiohead, 2 – Greenday, 3 – Muse, 4 – Amy Macdonald, 5 – Verve, 6 – The Kills, 7 – Beatles. Adoro un pezzo dei quattro di Liverpool, uno di quelli che forse anche Paul McCartney non ricorda più, “Your Mother Should Know”. Una canzoncina che credo piaccia solo a me al mondo!

E gli italiani, invece? Se potessi scegliere chi vorresti essere?

Elisa, senza dubbio. Ma se fosse un uomo, beh.. ti direi Daniele Silvestri, per via dei magnifici testi che è in grado di scrivere.

Sei stata giornalista d’assalto dietro le quinte di Sanremo: sai bene che questi ragazzi ambiscono a quel trampolino decisivo…

In realtà non so cosa sperare, io non la vivo come un trampolino, ma vorrei che loro stessi la vivessero come una straordinaria esperienza. Mi affido al buon senso dei genitori, è un fatto di “educazione” prima di tutto…

Spieghiamoci meglio..

Io sono per la “responsabilizzazione del genitore”: se conosci tuo figlio, devi essere tu genitore a capire se permettergli di assaggiare un mondo come quello della Tv. I tempi sono cambiati, tanti anni fa c’era “Supergulp” per noi ragazzini, ora gli adolescenti vivono a stretto contatto con la tv e il web e spesso ne sono anche protagonisti, più o meno direttamente.

Qualche settimana fa il tuo collega Cecchetto ha detto di avere in testa un format opposto a “The Voice”, con maggior spazio all’artista-personaggio, piuttosto che alla voce…

Lui è un’istituzione, ha “costruito” la radio privata, ha scoperto i disc-jockey più intriganti, ma vado in una direzione opposta alla sua: io privilegio la voce, il talento, la sostanza. Mi viene in mente Lady Gaga, se le togliamo tutta quella “impalcatura” che si porta appresso, rimane davvero poca roba. Del resto, non ho mai amato i “personaggi”, quelli troppo costruiti, anche nella vita di tutti i giorni tendo a preferire le persone.

Torniamo a “Io Canto”, sei d’accordo sulla scelta del musical come prova finale?

Assolutamente, e mi ricollego al discorso di prima. Trovo questa edizione particolarmente accattivante, intelligente: non si scontrano più i singoli, ma la fase finale è una sfida tra le squadre. Così, lo spirito di squadra vince sul meccanismo della competizione. In questo modo si alleggerisce tutto, diventa un gioco piacevolissimo, incapace di creare tensioni esagerate. Almeno credo.. (ride)

The Voice, X-Factor, Amici: cosa guardavi?

Il mio preferito è sempre stato X-Factor, dai tempi della Rai fino alla versione di Sky. Devo ammettere che mi è piaciuto moltissimo anche Piero Pelù a The Voice, divertente e funzionale al programma. Senza contare che io sono una “rokettara dentro”, come avrai capito dai miei gusti musicali..!

Rapporto con i social: non ci sei, perché?

Lo so, sembra un atteggiamento quasi snob, antiquato, ma l’idea di pubblicare le mie “fotine” al mare, la ricetta del giorno, scrivere se sono single o meno… Non ce la faccio, perdonami! (ride) Preferisco il rapporto diretto con il pubblico, lo stare in radio tutti i giorni. Posso dire quel che penso, in libertà, senza filtro…

Beh, anche quello è “social”, probabilmente il primo social network…

Lì ci capita anche di parlare di economia, di problemi “pratici”: a R101 abbiamo un economista bravissimo, Francesco Daveri e lui riesce a spiegare cose complicatissime in una maniera estremamente semplice, fluida, senza fronzoli. Lui e tanti altri come lui possono permettersi di apparire interessanti, di esporsi avendo qualcosa da dire, io proprio non me la sento. So di essere sbagliata, demodé, ma non ci posso fare niente…!

Chiudo: la tua canzone “cialtrona”, quella che fischietti spesso, nei momenti di relax…

Senza dubbio: “Noi ragazzi di oggi” di Luis Miguel. E’ il mio disco trash, lo sanno tutti quelli che mi conoscono, ricordo bene quando andò a Sanremo, io c’ero già. Come sai, sono una carampana..!