Neffa contro Emma: Twitter il tribunale, i fan la giuria popolare

Da una parte Elio e Povia, dall’altra i rapper, come i Club Dogo, Emis Killa e Marracash. Queste le ultime polemiche che hanno trovato nei social il terreno ideale per germogliare. Adesso la lite virtuale tra Neffa ed Emma, accesa dal cantautore salernitano con queste parole: “Avete sentito la canzone di Emma? mi dispiace,questa cosa della parola e della memoria è la più grande stronzata che abbia sentito in vita mia“. Il cielo si apre, scoppia la rivolta dei fan e la presa di posizione (ironica ma non troppo) della stessa salentina…

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Il problema non sono tanto le polemiche, vivaddio se artisti e fan alzano i toni qualche volta, forse occorrerebbe usare i media per darsele di santa ragione, un po’ come accadeva quando la generazione dei 30enni era ancora in fasce, con le liti di “Speciale per voi”, con Battisti, la Caselli e Claudio Villa più volte beccati dal pubblico in studio. E Arbore a fare da divertito moderatore. Lui stesso che anni dopo ebbe uno screzio in diretta con lo stesso Villa. Insomma, tocca preferire i Talent Show dove gli artisti (giudici, spesso) si guardano in faccia, sputandosi addosso pensieri discordanti, a tratti offensivi?

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Twitter sta diventando uno specchio magico, una sorta di muro dove ognuno scrive quel che vuole, un qualcosa che tutti – tuttavia – possono leggere, commentare, interpretare in maniera assolutamente personale. Un tribunale open, dove i fan di questo o quell’artista fanno parte della giuria popolare.

Il quadrilatero Emma-Neffa-Nina-Nesli

Per la cronaca, Neffa in seguito ha tweettato: “Uno che nega l’olocausto è la PAROLA, l’ingresso di Auschwitz è la MEMORIA. La storia è la memoria.ok a tutto,ma a tutto c’è pure un limite“. I fan di Emma sono andati su tutte le furie (come dar loro torto) e a finire sul banco degli imputati anche Nina Zilli, rea di aver retweettato i post del suo compagno: oggetto di critiche e messaggi velenosi.

Emma, ironica e pungente, scrive: “Mentre con ‘L’amore che ho’ che mi ha scritto @neffa_official ho vinto il Premio Pulitzer…“. Lui fa dietro-front e digita: “Ciao @MarroneEmma, solo un parere personale, ma secondo me ‘l’amore che ho’ è una canzone d’amore semplice, bella e l’hai cantata bene“. A chiudere la contesa un brevissimo post di Nesli, autore della canzone incriminata (“Dimentico tutto”, ndr), che rincara la dose, citando il versetto tanto odiato da Neffa: “La storia non è la memoria, ma la parola“. Una marea di like e retweet. Un mare virtuale, l’unica realtà. Piaccia o no.

(foto by facebook)